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giovedì 6 Novembre 2025

Rimodulazione Giunta Marche: più assessori per una Regione più efficiente.

La Regione Marche, sotto la guida del Presidente Francesco Acquaroli, sta perseguendo una riforma statutaria volta a rimodulare l’organico della Giunta regionale, incrementando il numero degli assessori da sei a otto.

Questa iniziativa, che si inserisce in un contesto legislativo nazionale definito dalla legge n. 122 del 8 agosto 2025, rappresenta un tentativo di ottimizzare l’efficienza amministrativa e di ampliare la capacità di risposta della Regione alle complesse sfide del territorio.

La procedura di modifica statutaria prevede un percorso deliberativo in due fasi, che coinvolge il Consiglio regionale.
Le due delibere, approvate a maggioranza assoluta, saranno distanziate da un intervallo minimo di due mesi, garantendo un’analisi approfondita e un ampio dibattito tra le forze politiche.
La decisione di ampliare la Giunta non è un mero aumento di personale, ma una risposta strategica alle crescenti esigenze di gestione di un territorio complesso e diversificato.

L’incremento del numero di assessori mira a rafforzare la capacità della Regione di monitorare e indirizzare le politiche in settori cruciali come l’agricoltura, il turismo, l’ambiente, la sanità e le infrastrutture.
Un organo più ampio consente una maggiore specializzazione e una più efficace rappresentanza degli interessi delle diverse comunità locali.

L’ampliamento dell’organo esecutivo è stato legittimato dalla normativa nazionale, che riconosce alle Regioni la possibilità di adeguare la composizione delle Giunte, nel rispetto di vincoli di spesa rigorosi.

La riforma statutaria è infatti concepita per operare in un quadro di neutralità finanziaria, garantendo che l’incremento del personale non comporti oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.
La Regione si impegna a reperire le risorse necessarie attraverso una riorganizzazione interna e un’ottimizzazione delle spese esistenti, evitando nuove imposte o tasse.

Inoltre, l’ampliamento della Giunta si pone l’obiettivo di favorire una più ampia concertazione tra l’amministrazione regionale e gli stakeholder locali, comprese le categorie economiche, le associazioni di volontariato e i rappresentanti della società civile.

Un dialogo più aperto e inclusivo mira a migliorare la qualità delle decisioni politiche e a promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
La riforma statutaria si configura, quindi, non solo come un atto amministrativo, ma come un investimento nel futuro della Regione Marche, orientato a una governance più efficiente, trasparente e partecipativa.

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