giovedì 18 Settembre 2025
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Sanità Marche: i cittadini chiedono confronto con i candidati

Un’inedita sinergia civica si sta configurando nelle Marche, con un’iniziativa che mira a ridefinire il paradigma della governance sanitaria regionale.
Sette comitati di partecipazione, diffusamente distribuiti tra le cinque Aziende Sanitarie Territoriali (ASUR), l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona e l’Istituto Nazionale per la Ricerca e la Cura dei Tumori (INRC), hanno dato vita a un coordinamento unitario, manifestando una richiesta formale di confronto con i candidati alla presidenza della Regione nelle prossime elezioni.

L’azione, lungi dall’essere una critica o un’opposizione, si propone come un catalizzatore per una progettazione sanitaria inclusiva e partecipata, un vero e proprio cambio di paradigma che pone al centro i bisogni reali dei cittadini.
Il nucleo della richiesta si articola attorno a cinque aree prioritarie, considerate cruciali per il miglioramento del sistema sanitario marchigiano: la promozione di una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini nei processi decisionali, l’ottimizzazione dei tempi e la gestione trasparente delle liste di attesa, il potenziamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale come pilastro fondamentale della cura, il rafforzamento e la riorganizzazione dei servizi di pronto soccorso, e, infine, l’affrontare con urgenza la cronica carenza di personale sanitario che mina la sostenibilità del sistema.
Per ciascuna di queste aree, il coordinamento ha elaborato una serie di quesiti specifici e azioni operative concrete, formalmente indirizzate ai candidati con la richiesta di fornire risposte scritte e vincolanti, destinate a tradursi in azioni concrete durante la prossima legislatura.
L’ambizione è di superare una visione elitaria e burocratica della sanità, promuovendo un modello in cui la voce dei cittadini, organizzati in associazioni di volontariato e comitati civici, diventi un elemento imprescindibile nella definizione delle politiche sanitarie.
Questi comitati, espressione di una rete capillare di centinaia di associazioni che operano sul territorio, si dedicano quotidianamente al miglioramento della qualità delle cure e all’umanizzazione del servizio sanitario.

Il coordinamento sottolinea con forza l’impossibilità di perseguire questi obiettivi se i cittadini fossero relegati a un ruolo di semplici osservatori, invitando a un passaggio cruciale: da una posizione di sudditanza a quella di cittadini attivi e responsabili.

Il coordinamento si dimostra aperto al dialogo, anche in merito a potenziali limitazioni economiche che potrebbero ostacolare l’implementazione delle proposte avanzate, consapevole che la sostenibilità finanziaria deve accompagnare l’innovazione e la partecipazione.
La composizione dei comitati, prevalentemente costituita da rappresentanti di associazioni di volontariato regionali e locali, garantisce una profonda conoscenza del territorio e delle specifiche esigenze della popolazione, promuovendo un approccio pragmatico e orientato ai risultati.
L’iniziativa si configura quindi come un esperimento innovativo, volto a rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini, ponendo le basi per una sanità più equa, efficiente e centrata sulla persona.

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