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Sanità Marche: Scontro Ricci-Saltamartini sulla carenza di medici

La recente polemica sollevata dal candidato Matteo Ricci, volto di punta del centrosinistra nelle Marche, evidenzia una frattura profonda nel dibattito sulla gestione delle risorse sanitarie regionali.

La sua visita all’ospedale di Urbino e la conseguente denuncia di carenza di personale medico hanno innescato una replica serrata da parte dell’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della regione, Filippo Saltamartini, che ne contesta la fondatezza e ne attribuisce la responsabilità a scelte politiche pregresse.

Al cuore della controversia risiede una previsione demografica che, sebbene apparentemente semplice, cela dinamiche complesse.

Nel 2015, in un periodo in cui il dottor Ricci ricopriva un ruolo all’interno del “Giglio Magico” di Renzi, si delineò un piano volto a formare un contingente di 10.000 medici di medicina generale, in un contesto demografico in cui si prevedeva l’uscita dal sistema sanitario di circa 16.000 professionisti entro il 2025.
Questa discrepanza, apparentemente trascurabile in un’analisi superficiale, ha generato nel tempo un deficit di personale che si fa sentire ora, con ripercussioni evidenti sulla tenuta dei servizi sanitari territoriali e sull’efficienza dei pronto soccorso.

Saltamartini respinge con fermezza le accuse mosse da Ricci, sottolineando che la situazione attuale è frutto di una visione strategica a breve termine e di una sottovalutazione dei fenomeni di invecchiamento della forza lavoro medica.
L’assessore evidenzia come la Regione Marche, a partire dal 2021, abbia intrapreso azioni concrete per colmare il divario, intensificando la formazione di nuovi medici.

Questa iniziativa, supportata dalle proiezioni del sindacato Anao Assomed, prevede che entro il prossimo anno il sistema sanitario marchigiano sia in grado di disporre del numero adeguato di professionisti, a testimonianza di un impegno costante e di un approccio proattivo nella gestione delle risorse umane.

La questione sollevata non si limita a una mera disputa politica, ma tocca temi cruciali come la pianificazione sanitaria a lungo termine, l’importanza della formazione medica e la necessità di considerare attentamente i fattori demografici per garantire la sostenibilità del sistema sanitario.

Il confronto tra le due posizioni, Ricci e Saltamartini, offre uno spunto di riflessione sulla complessità della gestione della sanità pubblica e sulla responsabilità politica di chi si trova a prendere decisioni che impattano direttamente sulla vita dei cittadini.

L’episodio sottolinea, infine, la necessità di un dialogo costruttivo e trasparente tra tutte le forze politiche, al fine di superare le divisioni ideologiche e di affrontare, con determinazione, le sfide che attendono il sistema sanitario regionale.

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