sabato 13 Settembre 2025
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Schifani e Calenda: convergenze inattese nel centrodestra.

L’analisi delle recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, nell’ambito dell’iniziativa “Azzurra Libertà” di Forza Italia, apre una riflessione più ampia sul posizionamento politico di figure come Carlo Calenda e sulle dinamiche interne al centrodestra italiano.

Le parole di Schifani, che vedono in Calenda un interprete di una visione liberale che avrebbe trovato terreno fertile nell’orizzonte politico di Silvio Berlusconi, suggeriscono una convergenza ideologica sottostante le apparenti divergenze.

È significativo notare come l’attuale leadership di Forza Italia, incarnata da Antonio Tajani, stia perseguendo attivamente un avvicinamento a Calenda.

Questa strategia, lungi dall’essere un mero calcolo politico, riflette una consapevolezza della necessità di ampliare la base elettorale del centrodestra, recuperando voti moderati e liberali che si sentono disillusi dalle tradizionali proposte di altri schieramenti.

La visione economica che animò Berlusconi, e che Schifani individua come punto di contatto con Calenda, si fonda su principi di mercato, riduzione della burocrazia e incentivi all’innovazione.
Questi elementi, pur necessitando di aggiornamenti e adattamenti al contesto attuale, rimangono elementi centrali di una politica economica orientata alla crescita e alla competitività.

Le affermazioni di Schifani, inoltre, proiettano uno sguardo sulla capacità di governo del centrodestra, sottolineando come il rapporto diretto tra cittadini ed eletti, esperienza che il Presidente siciliano vive quotidianamente, rappresenti una chiave per comprendere l’efficacia dell’azione amministrativa.

Questo modello, incentrato sulla prossimità e l’ascolto attivo, si contrappone spesso alla distanza percepita tra i cittadini e le istituzioni nazionali.
Infine, il tributo commosso a Silvio Berlusconi, da parte di Schifani, evidenzia il profondo legame emotivo e politico che ancora anima il centrodestra.
L’eredità di Berlusconi, pur essendo oggetto di diverse interpretazioni, continua a rappresentare un punto di riferimento ideologico e un collante per una coalizione eterogenea, segnata da complesse dinamiche interne e da una costante ricerca di un equilibrio tra diverse sensibilità.

La “sofferenza” e le “soddisfazioni” condivise con Berlusconi simboleggiano un percorso politico tortuoso ma ricco di esperienze formative, che hanno contribuito a plasmare la visione del Presidente siciliano e, più in generale, la traiettoria del centrodestra italiano.
La riflessione sul ruolo del centrodestra non può prescindere da un’analisi onesta del suo passato e da una visione proiettata verso il futuro, in grado di rispondere alle sfide di un Paese in continua evoluzione.

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