venerdì 22 Agosto 2025
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Svem Marche: Indagini su 1,4 milioni di euro per consulenze esterne

La società di sviluppo economico regionale delle Marche, Svem, è al centro di un’accerata verifica a seguito di presunte anomalie nella gestione delle spese relative a consulenze esterne.
Un esame della documentazione, raccolto dalla giornalista Sandra Amurri e portato alla luce dalla candidata alle elezioni regionali Alessia Morani, rivela una spesa complessiva di circa 1,4 milioni di euro in un singolo anno, sollevando interrogativi significativi sulla corretta allocazione di risorse pubbliche.
La vicenda non si limita a una mera questione di spesa eccessiva, ma pone l’attenzione su una potenziale distorsione delle dinamiche di governance e di controllo all’interno di un ente incaricato di promuovere lo sviluppo territoriale.

La Svem, in quanto braccio operativo della Regione Marche per l’attuazione di politiche di sviluppo economico, riveste un ruolo cruciale nella gestione di fondi pubblici e nella realizzazione di progetti strategici.

L’affidamento a consulenze esterne, sebbene non intrinsecamente problematico, necessita di una rigorosa giustificazione, trasparenza e controllo.

La denuncia, annunciata da Morani, che coinvolgerà la Corte dei Conti, la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Ancona, mira a chiarire diversi aspetti critici.

Innanzitutto, si vuole accertare se le consulenze siano state effettivamente necessarie e giustificate da specifiche esigenze, o se abbiano rappresentato una forma di “spesa gonfiata” a danno del contribuente.

Successivamente, si intende verificare se i criteri di selezione dei consulenti siano stati rispettati, evitando potenziali conflitti di interesse o favoritismi.

La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione nei confronti della gestione dei fondi pubblici e della trasparenza dell’azione amministrativa.
Le elezioni regionali in arrivo amplificano la rilevanza della questione, poiché i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi e se le istituzioni agiscono nell’interesse collettivo.
L’esito delle indagini sarà determinante per ricostruire la cronologia degli eventi, identificare eventuali responsabilità e garantire che simili situazioni non si ripetano in futuro.

La questione non riguarda solo la Svem, ma investe l’intero sistema di governance regionale, sollecitando una revisione dei processi decisionali e di controllo per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e promuovere uno sviluppo economico sostenibile e responsabile.

La denuncia rappresenta un atto di responsabilità istituzionale volto a tutelare il patrimonio pubblico e a garantire che la gestione delle risorse sia improntata a legalità, efficienza e trasparenza.

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