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Teatro Fortuna: Rinascita tra Debito, Solidarietà e Nuova Gestione

Il Teatro della Fortuna: una rinascita tra debito, responsabilità e nuovo corsoLa complessa vicenda del Teatro della Fortuna ha trovato una sua risoluzione, grazie a un’azione congiunta che ha visto il coinvolgimento di istituzioni, imprese e singoli cittadini.

La situazione finanziaria precaria, con un debito di 500.000 euro, è stata fronteggiata grazie a un intervento diversificato di finanziamenti, che vanno oltre i 300.000 euro inizialmente stanziati dalla Fondazione Carifano e dalla Bcc di Fano.

Un contributo significativo è giunto da privati (11.340 euro), aziende (149.492,96 euro) e associazioni (10.580,08 euro), dimostrando un forte attaccamento alla cultura e all’identità locale.

Il Sindaco Luca Serfilippi ha sottolineato il percorso arduo e le difficoltà incontrate per raggiungere questo risultato, ringraziando le istituzioni finanziarie iniziali e tutti coloro che hanno offerto il loro sostegno.

L’azione congiunta, che ha incluso anche una parte dell’opposizione, ha permesso di scongiurare la chiusura definitiva del teatro, simbolo culturale della città.
L’amministrazione ha espresso una critica al centrosinistra, accusandolo di responsabilità nella genesi del debito e di un atteggiamento poco collaborativo, sottolineando l’assenza di esponenti del partito tra i sostenitori del teatro.

L’obiettivo ora è garantire la stabilità futura della Fondazione, saldando i debiti esistenti, onorando gli impegni presi con i dipendenti e gettando le basi per una gestione più solida e trasparente.
L’azione congiunta non solo risolve l’emergenza finanziaria, ma segna l’inizio di una nuova fase, caratterizzata da un rigore amministrativo e una maggiore responsabilità.

L’Assessora Lucia Tarsi ha introdotto modifiche statutarie cruciali per la Fondazione Teatro della Fortuna, in discussione presso il Consiglio comunale.

Queste modifiche mirano a superare la gestione del passato, segnata da criticità e disavanzi.
Un elemento chiave è l’introduzione di misure di integrità e anticorruzione, insieme alla tracciabilità informatica di tutte le operazioni finanziarie, anche in caso di utilizzo del teatro da parte di terzi.

La gestione del fondo di dotazione sarà rivoluzionata: ridotto a 30.000 euro, con l’obbligo di ricostituirlo a 100.000 in caso di risultati positivi, e investito esclusivamente in titoli di Stato.

La trasparenza sarà garantita anche attraverso l’approvazione del Consiglio comunale per ogni fido bancario richiesto e la remunerazione congrua del revisore unico, responsabile in caso di danni.
Alberto Santorelli, Assessore al Bilancio, ha concluso sottolineando la necessità di responsabilità politica e di un approccio improntato al rigore e alla trasparenza, segnando un netto contrasto con le pratiche del passato.

Il Teatro della Fortuna è destinato a un futuro di crescita culturale e finanziaria, con la certezza che ogni euro speso sia tracciato e giustificato, nel pieno rispetto dei cittadini e delle risorse pubbliche.
L’episodio rappresenta un monito e un’opportunità per costruire un modello di gestione culturale più sostenibile e partecipativo.

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