La Uil Marche, attraverso la segretaria regionale Claudia Mazzucchelli, esprime un’attenta osservanza dell’avvento della nuova giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli, sottolineando l’urgente necessità di una riprogettazione strategica in ambiti cruciali per il futuro della regione: lavoro, sanità, infrastrutture e welfare, interconnessi in un complesso ecosistema di sviluppo economico e sociale.
L’auspicio è di poter avviare un dialogo costruttivo, superando le rigidità del passato, per tradurre in azioni concrete le istanze presentate in precedenza, che rimangono pilastri imprescindibili per un futuro prospero per le Marche.
Il quadro demografico ed economico regionale, evidenziato dalla Uil, rivela debolezze strutturali che richiedono interventi mirati.
I salari medi, persistentemente inferiori alla media nazionale, la precarizzazione diffusa del lavoro e un tasso di occupazione femminile ancora penalizzato, dipingono un ritratto di fragilità che necessita di un’azione decisa.
A ciò si aggiunge un preoccupante dato relativo alla sicurezza sul lavoro, con un numero eccessivo di infortuni che colpisce in modo sproporzionato donne e giovani, un campanello d’allarme che impone politiche di prevenzione e formazione più efficaci.
La segretaria Mazzucchelli sottolinea la necessità di politiche attive per l’occupazione stabile, incentivi robusti per la contrattazione collettiva di qualità e misure concrete per contrastare la fuga di talenti, soprattutto giovani, verso altre regioni.
Il rafforzamento del dialogo tra Regione, imprese e sindacati emerge come un fattore chiave per allineare l’offerta formativa alle reali esigenze del mercato del lavoro, promuovere un controllo più rigoroso sulla filiera degli appalti e potenziare i servizi di prevenzione.
Le crisi industriali e le disuguaglianze territoriali richiedono una visione strategica che miri a rilanciare i distretti industriali storici, attrarre investimenti esteri e ridurre la dipendenza dagli ammortizzatori sociali.
Sul fronte delle infrastrutture, l’obiettivo è ambizioso: estrarre le Marche dalla posizione di coda nella classifica dell’efficienza logistica, accelerando la realizzazione di opere strategiche.
La Zona Economica Speciale (Zes), pur rappresentando uno strumento potenzialmente utile, deve essere integrata in un progetto di sviluppo coraggioso, capace di valorizzare le peculiarità del territorio e di generare crescita diffusa.
La Uil Marche non dimentica le difficoltà incontrate nella scorsa legislatura, lamentando la scarsa disponibilità al confronto di alcuni assessorati chiave, che hanno portato la Uil a mobilitarsi per chiedere miglioramenti significativi in sanità e welfare.
Il rafforzamento del sistema sanitario territoriale e dei servizi sociali è cruciale per rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e spesso frammentata, con un crescente numero di famiglie mononucleari.
Altre emergenze prioritarie sono il sostegno alla natalità e la lotta contro lo spopolamento, fattori direttamente collegati al diritto alla salute, al diritto di vivere in un ambiente dignitoso e al diritto dei giovani di costruire il proprio futuro in regione.
La complessità del contesto globale, caratterizzato da crisi e incertezze, espone una regione manifatturiera come le Marche a rischi ancora maggiori.
È imperativo, dunque, individuare e attuare una strategia comune che rafforzi la filiera dello sviluppo economico e sociale.
La sfida rivolta alla nuova giunta regionale è quella di tradurre in realtà politiche concrete e condivise, capaci di sanare le fratture sociali e di costruire un futuro di prosperità per le Marche, con la Uil pronta a svolgere attivamente il proprio ruolo di garante e promotore di un cambiamento positivo.








