Nell’arco di una giornata marchigiana densa di impegni, l’eurodeputato e vicesegretario federale della Lega, Roberto Vannacci, ha tessuto un percorso che, dal mondo della gastronomia locale alle tematiche della sicurezza nazionale, si è concluso con un acceso confronto politico.
La sua agenda, un vero e proprio affresco delle priorità del suo schieramento, ha visto una prima tappa immersa nelle eccellenze agroalimentari regionali, abbracciando realtà diversificate come l’allevamento di trote, la produzione vinicola e l’artigianale pastificio.
Un’ulteriore deviazione, carica di significato simbolico, lo ha condotto all’allevamento Decima Mas di Agugliano, un’azienda che, attraverso il nome, onora l’eredità di un’unità speciale della marina militare, legata a un capitolo controverso della storia italiana.
L’allevamento, gestito da Daniele Barbanera, si dedica alla cura di pastori tedeschi destinati a supportare le forze dell’ordine in compiti delicati come l’antiterrorismo e la prevenzione di esplosivi.
L’incontro con Barbanera ha fornito a Vannacci l’opportunità di esprimere un profondo rammarico per la superficialità con cui, a suo dire, i giovani conoscono le gesta di eroismo e sacrificio di figure storiche, contrapponendole alla notorietà di personalità come Greta Thunberg.
Questa comparazione, veemente e polemica, riflette una critica più ampia verso i modelli di riferimento percepiti come distorti e lontani dai valori di dedizione e coraggio.
La serata è stata poi consacrata a un comizio ad Ancona, dove Vannacci ha lanciato attacchi diretti nei confronti dell’Unione Europea, accusandola di fallimento in materia di politiche commerciali e di pace.
A suo avviso, solo figure come Donald Trump e Vladimir Putin sembrano disposti a perseguire una soluzione diplomatica nel conflitto in Ucraina, mentre l’Europa continua a perpetuare una narrazione propagandistica.
Ha inoltre messo in dubbio la veridicità di presunte minacce alla sicurezza europea, come l’hackeraggio del jet della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e l’attacco con droni alla Polonia, definendole esagerazioni volte a creare allarme.
Il focus del discorso è stato poi rivolto alle prossime elezioni regionali nelle Marche, con un’aspra critica al candidato del campo largo di centrosinistra, Matteo Ricci.
Vannacci lo ha accusato, insieme ai suoi colleghi europei, di ostacolare l’adozione di misure volte a limitare l’immigrazione clandestina, sostenendo che vi sia un intento deliberato di “riempire la nostra terra di disperati.
” Ha ribadito la necessità di adottare misure più rigorose per proteggere i confini, come l’erezione di muri, l’installazione di telecamere e il potenziamento dei servizi di sorveglianza, accusando Ricci di aver sistematicamente votato contro tali proposte.
In definitiva, l’evento ha rappresentato una sintesi delle preoccupazioni e delle priorità del partito, delineando una visione politica incentrata sulla sicurezza, l’identità nazionale e la difesa dei confini.