martedì 5 Agosto 2025
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Zes in Umbria e Marche: Spinta alla crescita e riconversione industriale

Per stimolare un nuovo impulso alla crescita economica e alla riconversione industriale di Umbria e Marche, il Governo italiano sta delineando un ampliamento delle Zone Economiche Speciali (ZES), un provvedimento cruciale per affrontare le sfide poste dalla transizione energetica e la necessità di attrarre investimenti strategici.
Lo schema di legge, destinato all’approvazione del Consiglio dei ministri, rappresenta una risposta concreta alla volontà di superare le disparità regionali e di creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla creazione di posti di lavoro.

L’estensione delle ZES a Umbria e Marche non si limita a un mero ampliamento geografico.

Si tratta di un’operazione più ampia, che implica l’integrazione dei Presidenti regionali all’interno della cabina di regia, garantendo una maggiore sensibilità e reattività alle specifiche esigenze del territorio.
Parallelamente, i servizi offerti dalla Struttura di missione Zes, inclusi il portale web e lo Sportello Unico Digitale, saranno resi accessibili anche nelle nuove regioni, semplificando le procedure burocratiche e facilitando l’interazione tra imprese e amministrazioni pubbliche.

Un elemento centrale del provvedimento è la revisione del Piano Strategico della ZES Unica, da completare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Questo aggiornamento mirerà a definire con precisione i settori di intervento prioritari, individuando le filiere più promettenti per lo sviluppo locale.
L’analisi terrà conto non solo delle potenzialità intrinseche di ciascun settore, ma anche delle tendenze globali, con particolare attenzione alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale.
Si punta a supportare investimenti mirati, volti a promuovere l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.

Il provvedimento prevede un quadro di agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali effettuati tra il primo gennaio e il 15 novembre 2025, incentivando l’imprenditoria e stimolando l’innovazione tecnologica.
Queste agevolazioni sono pensate per attrarre capitali, creare occupazione e modernizzare il tessuto produttivo delle regioni interessate.
L’applicazione delle disposizioni legislative si estende a tutti i progetti relativi ad attività economiche, insediamenti industriali, produttivi e logistici da realizzare nei territori di Umbria e Marche, con particolare attenzione a quelli che non richiedono una segnalazione certificata di inizio attività o il rilascio di titoli abilitativi.

Questo mira a snellire le procedure amministrative e a favorire l’avvio rapido di nuove iniziative.
Infine, il provvedimento sottolinea la responsabilità delle amministrazioni coinvolte nell’attuazione della legge, impegnandole a utilizzare le risorse umane, strumentali e finanziarie già esistenti, garantendo così la massima efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche e assicurando la continuità dei servizi offerti alle imprese.

L’obiettivo ultimo è quello di creare un ambiente favorevole agli investimenti, che stimoli la crescita economica e promuova lo sviluppo sostenibile delle regioni Umbria e Marche, contribuendo a ridurre i divari territoriali e a rafforzare la competitività del sistema economico italiano nel suo complesso.

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