La richiesta di un’accelerazione nell’implementazione della Zona Economica Speciale (Zes) per le Marche, sollevata dal gruppo consiliare del Partito Democratico all’Assemblea Legislativa, rappresenta un’opportunità strategica per il rilancio economico del territorio.
La recente approvazione definitiva del disegno di legge che include Marche e Umbria all’interno della Zes, avvenuta il 12 novembre dalla Camera dei Deputati, apre ora una finestra temporale cruciale per massimizzare i benefici derivanti da questo strumento innovativo.
La mozione che il PD presenterà all’Assemblea mira a sollecitare la Giunta Regionale a non limitarsi all’applicazione standard della Zes, ma a perseguire un approccio proattivo e inclusivo, ampliando significativamente l’ambito territoriale che potrà usufruire di tali agevolazioni.
Questo ampliamento non deve essere inteso come un mero atto formale, bensì come una riflessione attenta e mirata a identificare le aree più fragili e con maggiore potenziale di sviluppo.
La Zes, infatti, non è semplicemente un meccanismo di incentivi fiscali, ma un vero e proprio laboratorio economico, un’area sperimentale dove si possono introdurre semplificazioni burocratiche, riduzione degli oneri amministrativi e l’introduzione di nuove forme di governance, finalizzate a stimolare l’innovazione, attrarre investimenti esteri e promuovere la creazione di posti di lavoro.
L’estensione dell’area Zes dovrebbe, quindi, tenere conto di diversi fattori: la prossimità a infrastrutture strategiche (porti, aeroporti, reti ferroviarie), la presenza di filiere produttive in crisi, la necessità di contrastare lo spopolamento delle aree interne e montane, e il potenziale di sviluppo del turismo sostenibile.
È fondamentale che la Giunta Regionale coinvolga attivamente gli enti locali, le associazioni di categoria, le università e i centri di ricerca nella definizione delle strategie di sviluppo della Zes.
La creazione di partenariati pubblico-privato, basati sulla condivisione di competenze e risorse, sarà essenziale per garantire il successo di questa iniziativa.
Inoltre, è cruciale che la Regione Marche investa in capitale umano, promuovendo la formazione professionale e l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, per rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro.
La digitalizzazione delle imprese e la diffusione di nuove tecnologie saranno elementi chiave per la competitività delle imprese marchigiane.
L’obiettivo finale non è solo quello di attrarre investimenti, ma di creare un ecosistema economico dinamico e resiliente, capace di generare crescita sostenibile e benessere per tutti i cittadini marchigiani.
L’implementazione della Zes, dunque, rappresenta un’opportunità unica per ridefinire il futuro delle Marche, trasformandole in un polo di eccellenza per l’innovazione e lo sviluppo economico nel cuore dell’Italia.








