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venerdì 21 Novembre 2025

ZES Marche: Putzu risponde al PD e difende i vantaggi concreti

Il dibattito sulla Zona Economica Speciale (ZES) delle Marche è al centro di una nuova fase, con il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Andrea Putzu, che risponde con forza alla mozione presentata dal Partito Democratico.
La replica di Putzu non è una semplice difesa, ma un’analisi incisiva delle strategie comunicative e politiche dell’opposizione, delineando al contempo i vantaggi concreti che la ZES sta già offrendo al tessuto economico regionale.

L’accusa rivolta al PD è di una sorprendente inversione di rotta: da mesi, durante la campagna elettorale, la ZES veniva liquidata come una mera “Zona Elettorale Speciale”, un’etichetta denigratoria volta a screditare l’iniziativa.

Ora, improvvisamente, si manifesta un interesse postumo, accompagnato da una richiesta di accelerazione nei tempi di attuazione, che appare a Putzu come un tentativo di appropriazione indebita di un progetto che il centrodestra ha portato avanti con determinazione.

Il cuore della ZES, come sottolinea Putzu, risiede nella possibilità concreta per le imprese dei Comuni ammessi di accedere a un credito d’imposta per gli investimenti del 2025.
La pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale ha dato il via a questo processo, con la possibilità di presentare domanda entro il 2 dicembre.
Questo aspetto, lungamente ignorato o sminuito dall’opposizione, rappresenta un beneficio tangibile per l’economia locale, innescando un ciclo di investimenti e crescita.

Un elemento cruciale dell’iniziativa è la semplificazione amministrativa, un cambiamento radicale rispetto alla situazione precedente.

L’abolizione delle lunghe e complesse procedure, che in alcuni casi richiedevano fino a 37 autorizzazioni, e la loro sostituzione con un’unica istanza, gestita attraverso uno sportello digitale, garantiscono tempi certi, entro 60 giorni.

Questa semplificazione è un fattore determinante per attrarre investimenti e favorire la competitività delle imprese marchigiane.
Putzu non si limita a difendere l’operato della sua coalizione, ma lancia un appello diretto al PD, invitandoli ad un impegno più costruttivo.

Invece di presentare mozioni tardive e, a suo avviso, inutili, esorta i rappresentanti del partito a svolgere un ruolo attivo a livello europeo.
In particolare, rivolge una frecciatina all’europarlamentare Raffaele Ricci, ex candidato alle regionali sconfitto, chiedendogli di utilizzare la sua posizione per sollecitare la Commissione Europea a rivedere i parametri di accesso alla ZES, includendo i Comuni che sono rimasti esclusi dal credito d’imposta.
Questa richiesta non è solo un invito all’azione, ma anche un monito: un vero interesse per la regione si dimostra con azioni concrete, non con proclami e inversioni di rotta.
L’appello finale è chiaro: è tempo di “atterrare sul pianeta Terra”, abbandonando polemiche sterili e concentrandosi su soluzioni concrete per il bene delle Marche.

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