L’approvazione in Commissione Bilancio del Senato, in sede deliberante, del disegno di legge relativo alle Zone Economiche Speciali (ZES) Marche-Umbria rappresenta un avanzamento significativo di un’azione governativa mirata a stimolare la rivitalizzazione di due aree geografiche cruciali per l’economia nazionale.
Più che una semplice approvazione legislativa, si configura come un atto di riconoscimento del potenziale inespresso di queste regioni, tradizionalmente caratterizzate da una transizione economica complessa e da una necessità impellente di nuove opportunità di crescita.
Il provvedimento, di cui sono stato relatore, introduce strumenti strategici volti a catalizzare investimenti, promuovere l’occupazione e rafforzare il tessuto produttivo locale.
L’obiettivo primario è quello di creare un ambiente favorevole all’innovazione, all’imprenditorialità e alla nascita di nuove imprese, colmando il divario infrastrutturale e potenziando la competitività del territorio.
Non si tratta solo di fornire incentivi finanziari, ma di progettare un ecosistema che favorisca la collaborazione tra pubblico e privato, la ricerca e sviluppo, e la formazione di capitale umano qualificato.
La ZES, in questo contesto, non è concepita come un intervento isolato, bensì come parte integrante di una visione più ampia, volta a riconnettere le Marche e l’Umbria ai flussi commerciali e produttivi nazionali ed europei.
L’attenzione governativa si concentra sulla semplificazione burocratica, la riduzione della pressione fiscale per le nuove attività produttive e la creazione di infrastrutture digitali avanzate, capaci di supportare la trasformazione digitale delle imprese locali.
La scelta di investire in queste regioni non è casuale; riflette una consapevolezza del ruolo strategico che le Marche e l’Umbria possono svolgere nell’economia italiana.
Si tratta di territori ricchi di tradizioni artigianali, di eccellenze agricole e di un patrimonio culturale inestimabile, elementi che, se adeguatamente valorizzati, possono generare un impatto positivo significativo sull’occupazione e sulla crescita economica.
La legge mira a sbloccare questo potenziale, offrendo alle imprese locali la possibilità di competere su scala globale.
Il Governo Meloni, con questo provvedimento, conferma il proprio impegno verso le aree interne e marginali del Paese, mantenendo la promessa di un’azione di governo responsabile e orientata al benessere dei cittadini.
La ZES rappresenta una pietra miliare in questo percorso, un investimento nel futuro delle Marche e dell’Umbria, e un contributo significativo al rilancio dell’Italia nel suo complesso.
L’auspicio è che questo provvedimento possa generare un effetto moltiplicatore, creando opportunità concrete per le famiglie e le imprese del territorio, e contribuendo a costruire un futuro più prospero e inclusivo per tutti.