San Benedetto del Tronto, cuore pulsante della riviera marchigiana, si appresta ad accogliere un evento di portata nazionale: “Matti per il Calcio”, dal 25 al 27 settembre.
Più che una semplice competizione sportiva, si tratta di un’iniziativa di profondo significato sociale, un crocevia tra benessere psico-fisico, inclusione e rigenerazione comunitaria, che coinvolge attivamente persone affette da disagio mentale.
L’arrivo a San Benedetto, per la prima volta nelle Marche, rappresenta una tappa significativa per il progetto nazionale, reso possibile dall’impegno concreto del Comitato Territoriale Uisp di Ascoli Piceno.
Il presidente Daniel Claudio Ficcadenti ha espresso un vivo orgoglio per l’opportunità di ospitare un’iniziativa così importante, sottolineando il ruolo cruciale della collaborazione istituzionale e della sensibilità della comunità locale.
L’appoggio dell’Amministrazione comunale, unitamente al sostegno appassionato della U.
S.
Sambenedettese e del suo presidente Vittorio Massi, testimoniano l’adesione a un ideale più ampio, quello di uno sport come strumento di trasformazione sociale.
Vittorio Massi ha enfatizzato come il calcio, al di là della sua intrinseca passione e spettacolo, rappresenti un potente veicolo di integrazione e riabilitazione.
“Matti per il Calcio” si configura quindi non come un mero gesto di cortesia, ma come un impegno tangibile: lo stadio Riviera delle Palme e i colori rossoblù devono incarnare l’accoglienza, il senso di appartenenza, la possibilità di ricostruire un’identità e ritrovare fiducia in sé stessi per chi si trova in condizioni di marginalità.
Si tratta di un’apertura verso il territorio e verso le persone, un atto di responsabilità sociale che va oltre il semplice ambito sportivo.
Il programma dell’evento include un momento cruciale di riflessione e dialogo: la tavola rotonda “Pregiudizi in fuorigioco: sport e integrazione contro le discriminazioni”, che si terrà il 25 settembre presso la sala stampa dello stadio.
L’evento, conclusivo del progetto SIC (Sport Inclusion Championship), promosso da UISP e Lega Serie A, vuole riaffermare il potenziale trasformativo del calcio nel contrasto a stereotipi e barriere sociali.
Il calcio, in questa ottica, non è solo un gioco, ma un ponte, un vettore di connessione tra il professionismo e la realtà sociale, capace di promuovere valori di rispetto, tolleranza e partecipazione attiva.
Si tratta di un’occasione per interrogarsi criticamente sul ruolo dello sport come strumento di cambiamento culturale e per promuovere un modello di società più inclusivo e solidale, dove ogni individuo possa sentirsi accolto e valorizzato, indipendentemente dalle proprie condizioni.
L’evento si configura quindi come un laboratorio di idee e buone pratiche, volto a costruire un futuro più equo e coeso, dove lo sport sia al servizio dell’uomo e della comunità.