domenica 3 Agosto 2025
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Oro italiano a Chateauroux: Fabbrizi, un veterano da record

L’oro europeo a Chateauroux, in Francia, risuona come un presagio di eccellenza per il tiro a volo italiano, un trionfo conquistato nell’impianto che ospiterà le prove alle Olimpiadi parigine del 2024.
La vittoria nella specialità Trap, o Fossa Olimpica, è stata appannaggio del carabiniere marchigiano Massimo Fabbrizi, un veterano di sport che, a 47 anni, dimostra una resilienza e una determinazione che trascendono i limiti dell’età.
Il punteggio di 48/50, un piattello di vantaggio sul britannico Matthew Coward Holley (47), suggella una performance impeccabile, frutto di anni di dedizione e un profondo legame con questa disciplina.

L’argento di Coward Holley, sebbene amaro, sottolinea la crescente competitività del panorama internazionale.
Il podio italiano si completa con il bronzo di Mauro De Filippis, poliziotto e compagno di squadra, con un risultato di 37/40, testimonianza di un collettivo coeso e motivato.

Le parole di Fabbrizi, una miscela di gioia incontenibile e umiltà, rivelano il percorso tortuoso che lo ha condotto a questo trionfo: sacrifici, passione, dedizione, ma anche la consapevolezza delle sfide imposte dall’età.

Il suo ringraziamento a Marco Conti, direttore tecnico, e ai compagni di squadra, evidenzia l’importanza del supporto e della collaborazione in un ambiente sportivo di alto livello.

La vittoria italiana assume un significato ancora maggiore se si considera la presenza in finale di due leggende del tiro a volo, campioni olimpici di spicco: Anton Glasnovic, oro a Rio 2016, e Mario Cernogoraz, oro a Londra 2012, entrambi relegati fuori dal podio.

La loro performance, pur di alto livello, sottolinea la dinamicità del tiro a volo, dove la preparazione atletica e la capacità di gestire la pressione sono fattori determinanti.

L’assenza di Giovanni Pellielo, costretto a fermarsi a un soffio dalla finale, per un solo piattello, risalta la sottile linea che separa il successo dalla delusione, un limite imposto dalla competitività spietata di questa disciplina.
La sua esperienza, maturata in decenni di gare, rappresenta un patrimonio di conoscenza e professionalità per le giovani leve del tiro a volo italiano.

Nel contesto femminile, la competizione ha visto l’affermazione della tiratrice tedesca Kathrin Murhce, con l’argento della slovacca Zuzana Stefecekova e il bronzo della spagnola Fatima Galvez.
L’assenza dell’olimpionica Jessica Rossi, impegnata nel ruolo di neo-mamma, ha privato la squadra italiana di un’atleta di grande talento.
La migliore delle azzurre, Silvana Maria Stanco, argento olimpico a Tokyo, si è classificata al settimo posto, una prestazione solida ma non sufficiente per scalare il podio.

La presenza della rappresentante di San Marino, Alessandra Perilli, al quarto posto, testimonia la crescente affermazione di nazioni emergenti nel panorama internazionale del tiro a volo.

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