martedì 2 Settembre 2025
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Trillini: lo sport, modello educativo per le nuove generazioni.

L’etica della competizione, l’onorabilità nel confronto e il rispetto per l’avversario: questi i pilastri che hanno guidato il percorso di Giovanna Trillini, schermitrice di fama olimpica e ora impegnata nel panorama politico regionale.
Durante la presentazione del libro “50°: mezzo secolo di sport a Jesi” del giornalista Evasio Santoni, Trillini ha offerto una riflessione profonda non solo sullo sport, ma sull’importanza di un’educazione basata sui valori che esso intrinsecamente promuove.

L’evento, tenutosi nella suggestiva Sala del Lampadario del circolo cittadino, ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo sportivo e istituzionale marchigiano, tra cui Marco Porcarelli, vice presidente del CONI regionale, Luca Polita, presidente del Consiglio Comunale di Jesi, e Alberto ‘Lupo’ Rossini, leggenda del basket jesino.

Presenti anche Massimo Stronati, Presidente dell’Interporto Marche, Paolo Giardinieri, stretto collaboratore del celebre allenatore Julio Velasco, e Alberto Proietti Mosca, presidente onorario del Club Scherma Jesi, a testimonianza dell’importanza storica e culturale dello sport nella comunità.

Trillini, con la sua carriera costellata di successi – un oro olimpico individuale e tre a squadre nel fioretto – ha incarnato l’eccellenza della tradizione sportiva jesina, ma ha subito sottolineato come il trionfo sia solo la vetta di un percorso complesso e ricco di influenze.

“Lo sport non è solo vittoria,” ha affermato, “ma l’esito tangibile di un ecosistema di supporti imprescindibili: la solida base familiare, l’educazione scolastica, la forza dell’amicizia, e molto altro ancora.

Dietro ogni medaglia c’è una rete di relazioni e dedizione che spesso restano nell’ombra.

“La sua esperienza, maturata in prima persona nei ruoli di atleta, tecnico e dirigente sportivo, le ha permesso di sviluppare una visione olistica del fenomeno sportivo.

“Ho sempre cercato di trasmettere i valori fondamentali che lo animano: la disciplina, il sacrificio, la passione, e soprattutto, l’importanza del fair play.

Lo sport è un potente strumento di crescita personale e collettiva, capace di forgiare il carattere e di promuovere l’integrazione sociale.
“L’evento ha offerto l’occasione per ripercorrere mezzo secolo di successi sportivi a Jesi, sottolineando come l’impegno, la perseveranza e la capacità di superare le difficoltà siano elementi cruciali per raggiungere l’eccellenza, non solo nello sport, ma in ogni ambito della vita.
La riflessione di Trillini si estende ben oltre il campo da gioco, invitando a considerare lo sport come modello educativo per le future generazioni, un terreno fertile per la formazione di cittadini consapevoli e responsabili.

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