sabato 13 Settembre 2025
21.2 C
Ancona

Trofeo Scarponi: Sport, Memoria e Rinascita a Camerino

Il 27 settembre, Camerino, città marchigiana intrisa di storia e ciclismo, ospiterà il primo Trofeo Michele Scarponi, un evento che va ben oltre la semplice competizione sportiva.
Sedici anni dopo la memorabile vittoria di Scarponi nella Tirreno-Adriatico del 2009, un arrivo in salita che ancora risuona nella memoria dei tifosi, la Fondazione che porta il suo nome intende celebrare l’eredità del campione, perpetuando i suoi valori e offrendo un’opportunità di crescita a giovani promesse del ciclismo.

La gara juniores, riservata a ragazzi di 17 e 18 anni, si configura come un tributo a due comunità duramente colpite dal sisma del 2016, Castelraimondo e Camerino, comunemente unite da un forte spirito di resilienza.
L’iniziativa non solo mira a richiamare l’attenzione su queste aree, ancora in ricostruzione, ma anche a favorire un senso di comunità e di rinascita, offrendo a residenti e visitatori un momento di festa e di scoperta del patrimonio locale.
Il percorso, di 96,3 chilometri e con un dislivello di 1.776 metri, si snoda attraverso paesaggi suggestivi, mettendo alla prova la resistenza e l’abilità dei giovani ciclisti.

La partenza è prevista da Castelraimondo, con un circuito di cinque giri da dieci chilometri, per poi proseguire verso Camerino, dove si affronteranno due impegnative tornate da 15,6 chilometri ciascuna, culminando nell’epica salita finale, caratterizzata da una pendenza media del 12%.
Tra i sessanta corridori già iscritti, spicca la presenza di Carosi, campione italiano juniores, che promette spettacolo e competizione di alto livello.

Il Trofeo Michele Scarponi, però, non è solo una gara.

È un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza stradale, un tema a cui la Fondazione dedica particolare attenzione.

In segno di profondo rispetto e commemorazione, due traguardi saranno dedicati a giovani ciclisti prematuramente strappati alla vita, Silvia Piccini, talentuosa agonista scomparsa a soli 17 anni nel Friuli, e Matteo Lorenzi, altrettanto giovane promessa spenta durante un allenamento.
“La loro storia deve ispirare i giovani, guidarli verso un futuro più sicuro,” afferma Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione.

“Ricordare Michele attraverso questa gara significa dare un senso alla sua vita, alla sua fine, e soprattutto, trasmettere i valori che ci guidano.
“Il Trofeo Michele Scarponi si presenta dunque come un evento carico di significato, un connubio tra sport, memoria, solidarietà e impegno civile, capace di celebrare un campione e di ispirare una nuova generazione di ciclisti, promuovendo al contempo la sicurezza stradale e la rinascita di due comunità colpite dal terremoto.
Un’eredità preziosa, perpetuata attraverso la passione per il ciclismo e l’incessante ricerca di un futuro più sicuro e giusto per tutti.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -