Nel cuore delle Alpi, a Courmayeur, si celebra un anniversario solenne: il 125° anniversario della spedizione al Polo Nord guidata da Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, un’impresa che incarna l’audacia umana, la resilienza e il profondo legame tra l’uomo e la montagna. La compagnia teatrale Le Digourdì si fa custode di questa memoria, portandola in scena sabato 28 giugno alle ore 18 al Jardin de l’Ange, in un evento promosso dalla Regione Valle d’Aosta, con il sostegno della Fondazione Sapegno e della Fondazione Sella, nell’ambito del programma dedicato ai 175 anni della Società delle Guide Alpine di Courmayeur, un’istituzione pilastro della cultura alpina.Lo spettacolo “Les exilés du Pôle Nord” non è una semplice rappresentazione teatrale, ma un’immersione nel cuore di un’epoca, un viaggio emozionale attraverso le voci e le immagini di uomini che sfidarono l’ignoto. Attraverso la ricostruzione drammaturgica, sapientemente curata, verranno resi pubblici frammenti diari, lettere inedite e articoli d’epoca, testimonianze autentiche che svelano l’umanità dei protagonisti e la complessità della loro avventura. La narrazione si svolgerà in un interplay di lingue, italiano e francese, riflettendo il contesto storico e culturale dell’impresa, arricchito da un apparato iconografico d’eccezionale valore, offerto dalla Fondazione Sella, che documenta con immagini rare e significative il percorso della spedizione.Questa commemorazione, oltre a celebrare un traguardo storico, rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale delle guide alpine valdostane, veri e propri artefici di un’impresa che altrimenti sarebbe rimasta un sogno irrealizzabile. Nomi come Alexis Fenoillet, Félix Ollier, Joseph Petigax e Cyprien Savoye non sono solo quelli di abili alpinisti, ma di figure imprescindibili, colonne portanti che, con la loro conoscenza del territorio, la loro forza fisica e la loro innata capacità di adattamento, permisero al duca degli Abruzzi e ai suoi compagni di affrontare le sfide estreme del Polo Nord. La loro competenza andò ben oltre la semplice guida; si trattò di una collaborazione profonda, un’intesa basata sul rispetto reciproco e sulla condivisione di un obiettivo comune: raggiungere l’ignoto e ritornare a raccontare la storia.Il testo teatrale, frutto del talento di Paolo Lupo, è stato arricchito dalla ricerca iconografica di Giulia Radin, della Fondazione Sapegno, e dalla preziosa collaborazione degli eredi delle guide alpine e della compagnia Le Digourdì, creando un’esperienza coinvolgente che va al di là della mera rievocazione storica. “Les exilés du Pôle Nord” non è solo uno spettacolo, ma un omaggio a un’epoca di pionieri, un tributo all’ingegno umano e alla forza della natura, e un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale e storico di Courmayeur e della Valle d’Aosta. Un racconto di coraggio, sacrificio e perseveranza che continua a ispirare e a emozionare, a distanza di un secolo e venticinque anni.
Abruzzi al Polo Nord: 125 anni di audace spedizione
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