“Ad Atto: Dialoghi sulla Resilienza del Vivente”, un progetto espositivo di Chicco Margaroli e Andrea Carlotto, si configura come un’indagine sensoriale e concettuale sulla condizione della natura, un invito a riflettere sulla fragilità antropica e sulla straordinaria capacità di resilienza che permea il mondo naturale.
Dalle mura della chiesa di San Lorenzo ad Aosta, dal 25 ottobre 2024 al 3 maggio 2026, il pubblico sarà immerso in un ambiente artistico multimediale, concepito come un laboratorio di pensiero dove arte, scienza e filosofia si intrecciano.
L’ispirazione per “Ad Atto” affonda le sue radici nell’esperienza diretta di Chicco Margaroli presso il Museo di Scienze Naturali di Saint-Pierre.
Questa frequentazione ha stimolato una profonda riflessione sui meccanismi di adattamento, un interrogatorio rivolto a ricercatori che si occupano di ecosistemi e specie in un’epoca segnata da sfide ambientali globali.
La mostra non si limita a denunciare le conseguenze del cambiamento climatico, ma esplora le strategie di sopravvivenza che la natura mette in atto, spesso in modi inaspettati e sorprendenti.
Il tardigrado, o “orso d’acqua”, diventa in questo contesto una metafora potente.
Questa microscopica creatura, capace di sopportare radiazioni intense, temperature estreme e pressioni inimmaginabili, incarna la tenacia e l’ingegnosità evolutiva.
La sua esistenza sfida la nostra visione antropocentrica del mondo, ricordandoci che la vita può prosperare anche in ambienti apparentemente inospitali, adattandosi a condizioni che superano i limiti della nostra immaginazione.
L’artista utilizza la figura del tardigrado per stimolare una riflessione più ampia sulla nostra capacità di adattamento come specie, e sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente.
La mostra è arricchita da un catalogo bilingue (italiano-francese), vero e proprio compendio del progetto, che raccoglie contributi di rilievo intellettuale.
Scrittori, artisti, filosofi e studiosi – Andrea Carlotto, Daria Jorioz, Chicco Margaroli, Paolo Pecere, Stefano Sburlati e Santa Tutino – offrono prospettive complementari, esplorando le tematiche centrali dell’esposizione da diverse angolazioni.
Paolo Pecere, con la sua competenza di filosofo e docente di Storia della filosofia, fornisce un’analisi critica che inquadra l’opera nel contesto delle riflessioni contemporanee sull’antropocene e sulla crisi ecologica.
“Ad Atto” non si rivolge solamente al pubblico adulto.
Un programma specifico di attività didattiche è stato pensato per le scuole valdostane, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle tematiche ambientali in modo coinvolgente e stimolante, favorendo lo sviluppo di una coscienza ecologica e di un pensiero critico.
L’inaugurazione, prevista per venerdì 24 ottobre alle ore 18:00, segna l’apertura di un percorso artistico e intellettuale che invita a un profondo ripensamento del nostro posto nel mondo, un invito a riconoscere la resilienza della natura come fonte di ispirazione e di speranza.
L’accesso alla mostra, gratuita, sarà consentito dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.