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sabato 1 Novembre 2025

Aggressione ad Aosta: pestato un senzatetto, indagini in corso.

Un evento drammatico ha scosso la quiete di Aosta: un uomo di circa quarantacinque anni, reduce da un periodo di senzatetto, è stato vittima di un violento assalto in un’area di servizio situata all’interno di un parcheggio sotterraneo in via Carrel.
L’aggressione, avvenuta in circostanze che la polizia sta ora ricostruendo con meticolosità, ha lasciato l’uomo con ferite fisiche e, presumibilmente, un profondo trauma psicologico.

La denuncia presentata in questura rivela una sequenza di eventi angoscianti.

La vittima, vulnerabile nella sua condizione di persona senza fissa dimora, è stata inizialmente minacciata con un’arma bianca, un coltello, atto che preannunciava la brutalità imminente.

Il successivo pestaggio, descritto come particolarmente violento, ha causato una frattura al naso, unita a una serie di contusioni che i medici stimano richiederanno circa un mese per la completa guarigione.
L’episodio solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza delle persone più esposte e sulla fragilità delle fasce sociali più marginalizzate.
L’intervento tempestivo di una pattuglia della squadra volante ha permesso di prestare soccorso all’uomo, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il rapido trasferimento al vicino ospedale Parini ha garantito le cure mediche necessarie, con un ricovero che si è protratto per quattro giorni prima del congedo.
Questo periodo di degenza suggerisce la gravità delle lesioni riportate e la necessità di un sostegno medico e sociale continuativo.
L’accaduto non si limita a rappresentare un episodio di microcriminalità, ma riflette una problematica più ampia riguardante la marginalizzazione sociale, la precarietà abitativa e la vulnerabilità di chi vive ai margini della società.
La vicenda impone una riflessione urgente sulla necessità di rafforzare i servizi di assistenza e supporto per le persone senza fissa dimora, migliorando la sicurezza degli spazi pubblici e promuovendo una cultura di solidarietà e inclusione.
L’indagine in corso si concentra ora sull’identificazione e la cattura dei tre responsabili, al fine di assicurare loro alla giustizia e restituire alla vittima, e alla comunità, un senso di sicurezza e dignità.

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