L’attivazione degli ambulatori ad accesso diretto segna una pietra miliare nella trasformazione del sistema sanitario regionale, un passo imprescindibile verso la realizzazione concreta delle Case della Comunità.
Questa iniziativa non si configura come un semplice adeguamento operativo, bensì come un cambio di paradigma che riconfigura l’erogazione dei servizi sanitari sul territorio, rafforzando la medicina territoriale e alleggerendo la pressione sull’ospedale unico.
Come sottolineato dall’Assessore Regionale alla Sanità, Carlo Marzi, il servizio si rivolge a tutti, residenti e turisti, un aspetto cruciale in contesti regionali caratterizzati da flussi turistici significativi che, in alta stagione, moltiplicano esponenzialmente la popolazione effettivo.
Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale, Massimo Uberti, precisa che l’obiettivo primario è l’ottimizzazione dell’assistenza territoriale, garantendo una maggiore accessibilità ai servizi e, conseguentemente, riducendo gli accessi inappropriati al pronto soccorso – una problematica ricorrente che disperde risorse preziose.
La vera innovazione risiede nell’introduzione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), che superano l’isolamento professionale dei medici di famiglia, promuovendo una collaborazione strutturata e obbligatoria tra diverse figure professionali.
Si tratta di un passaggio fondamentale per la creazione di un sistema sanitario integrato e multidisciplinare.
Robert Camos, referente della AFT 2B, descrive l’iniziativa come una “riforma epocale”, evidenziando come essa miri a una risposta più efficace ed efficiente ai bisogni di salute della popolazione.
L’ambulatorio ad accesso diretto non sostituisce l’attività tradizionale dei medici di famiglia, ma la integra, ampliando l’offerta di servizi e creando nuove opportunità di cura.
Questo modello consente di affrontare problematiche sanitarie in maniera più tempestiva e personalizzata, con un focus sulla prevenzione e sulla gestione integrata delle patologie croniche.
Inoltre, l’implementazione delle AFT promuove la condivisione di competenze e la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici coordinati, migliorando la qualità dell’assistenza e la soddisfazione dei pazienti.
La prospettiva è quella di un sistema sanitario più resiliente, capace di rispondere in modo efficace alle sfide demografiche e sanitarie future, garantendo una maggiore equità nell’accesso alle cure e un ruolo sempre più attivo alla comunità nella gestione della propria salute.
L’iniziativa rappresenta, in definitiva, un investimento strategico nel futuro della sanità regionale, volto a costruire un sistema più sostenibile, efficiente e centrato sulla persona.