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martedì 28 Ottobre 2025

Antichi sentieri, nuove prospettive: progetto italo-cino-alpino

La Fondazione Courmayeur Mont Blanc, in un’iniziativa transnazionale all’avanguardia, ha dato il via a un progetto di ricerca e design collaborativo con la School of Architecture della Tsinghua University di Pechino e l’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino.
Questa partnership, incastonata nel più ampio programma di ricerca della Fondazione e del Politecnico, mira a formulare strategie di rivitalizzazione rurale innovative, ispirate e profondamente radicate nel patrimonio storico e culturale di antichi percorsi.

Il progetto, denominato “Joint Thesis Project on ancient trails”, non è semplicemente un’indagine accademica, ma un vero e proprio laboratorio di idee volto a riscoprire il potenziale insito in queste infrastrutture storiche, spesso marginalizzate o trascurate.

L’approccio metodologico del progetto si distingue per la sua natura sinergica.

Studenti e docenti provenienti da Italia e Cina, uniti in un team multidisciplinare, affronteranno la sfida di interpretare e reimplementare i principi di progettazione originari di queste vie storiche, tenendo conto delle dinamiche socio-economiche contemporanee.

La scelta di percorsi emblematici come la ‘Tea Horse Road’ nello Yunnan (Cina) e la ‘Via Francigena’ in Europa, con particolare attenzione al suo tratto alpino transfrontaliero Svizzera-Italia, non è casuale.
Entrambi rappresentano arterie vitali per lo scambio culturale, commerciale e spirituale, attraversando territori rurali caratterizzati da paesaggi mozzafiato e da tradizioni secolari.

Il Joint Thesis Project si propone di andare oltre la mera conservazione del patrimonio materiale, esplorando come questi antichi percorsi possano fungere da catalizzatori per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.

L’analisi approfondita delle infrastrutture storiche, delle tecniche costruttive tradizionali e delle pratiche sociali legate a questi percorsi, sarà affiancata da una riflessione critica sulle sfide attuali: spopolamento, degrado ambientale, perdita di identità culturale.

L’obiettivo è individuare soluzioni innovative che promuovano il turismo responsabile, l’agricoltura di qualità, la creazione di nuove opportunità di lavoro e il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità.
La primavera del 2026 vedrà l’arrivo in Valle d’Aosta di un gruppo di studiosi e studenti cinesi, che, insieme ai colleghi torinesi, percorreranno un tratto significativo della Via Francigena, confrontandosi direttamente con le realtà del territorio valdostano e interagendo con enti locali e operatori del settore.

Questa immersione sul campo è un elemento cruciale del progetto, poiché permette di acquisire una comprensione più profonda delle complessità e delle potenzialità del contesto rurale alpino.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per apprendere reciprocamente, condividendo esperienze e prospettive diverse, e per costruire una rete di collaborazione tra istituzioni e professionisti del settore, con l’obiettivo di contribuire alla rivitalizzazione di aree rurali in tutto il mondo, preservando al contempo l’eredità culturale e naturale che le caratterizza.

Il progetto ambisce a definire nuovi paradigmi per l’architettura e l’urbanistica, centrati sulla resilienza, l’inclusione e la connessione con il passato.

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