Luglio si rivela un mese di profonda immersione nel mondo romano al MegaMuseo di Aosta, con un ricco programma di eventi a corredo della mostra “Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero”. Lungi dall’essere una semplice esposizione, l’iniziativa si configura come un percorso multidisciplinare che intreccia archeologia, storia dell’arte, urbanistica e ritualità, offrendo al pubblico una chiave di lettura inedita e stimolante delle due città, Aosta e Pompei, fulcro di un’epoca cruciale per la civiltà occidentale.Il calendario di eventi si apre il 3 luglio con “Il Backstage di una mostra”, un incontro con Daria Jorioz, figura di spicco nella Struttura Attività espositive della Regione Valle d’Aosta. L’occasione sarà ideale per svelare le dinamiche complesse che si celano dietro la creazione di un’esposizione di tale portata: il dialogo tra ricercatori, curatori, conservatori, le sfide logistiche e interpretative, e le scelte critiche che determinano la narrazione espositiva.Il giorno successivo, Alessandra Armirotti, responsabile delle attività scientifiche del Museo, guiderà un approfondimento su “Aosta e Pompei a confronto”, un’analisi comparativa che va oltre le somiglianze superficiali. L’obiettivo è delineare i modelli urbanistici condivisi, le strutture politiche che ne hanno plasmato l’evoluzione e le peculiarità culturali che, pur nella diversità locale, rivelano un’appartenenza comune all’ideale di *Pax Romana*. Si esamineranno le implicazioni di una politica augustea volta a uniformare e a celebrare l’unità imperiale, attraverso la creazione di centri urbani modello, capaci di incarnare i valori e le ambizioni del nuovo ordine romano.Le visite guidate, previste il 5 e il 6 luglio e successivamente in altre date, rappresentano un’opportunità imperdibile per entrare in contatto diretto con i reperti esposti, decifrare i silenzi delle pietre e ricostruire le storie di uomini e donne che li hanno creati e utilizzati. Queste occasioni si riveleranno preziose per comprendere il contesto storico e artistico degli oggetti, apprezzandone la bellezza e il significato.L’11 luglio, l’egittologa Marta Berogno illuminerà il tema de “Una dea in viaggio”, esplorando la diffusione del culto di Iside nel Mediterraneo. Questo fenomeno, che trova una testimonianza significativa nel tempio pompeiano, rappresenta un esempio emblematico di sincretismo religioso, tipico del mondo romano, e di come le religioni orientali abbiano contribuito a plasmare l’identità culturale del Mediterraneo antico.L’archeologa Stella Bertarione, il 17 luglio, presenterà le indagini condotte alla Torre dei Balivi, un sito di rilevanza storica che ha restituito un raro blocco scultoreo legato al rito di fondazione di Augusta Praetoria. Questo ritrovamento, di inestimabile valore, offre una finestra privilegiata sull’importanza dei rituali di fondazione, intrisi di simbolismo e riferimenti cosmici, nell’ideologia augustea, volta a legittimare il potere dell’imperatore e a celebrare la grandezza di Roma.La rassegna si concluderà il 18 luglio con “Il vino di Pompei”, un incontro con l’archeologa Maria Pina Garaguso, che esplorerà la cultura del vino nell’antichità, con particolare attenzione alle tecniche di produzione, ai rituali connessi al vino e al suo ruolo nella società romana. A seguire, una degustazione guidata di vini vulcanici, curata dalla sommelier Elisa Bosonin, offrirà un’esperienza sensoriale che completerà l’immersione nel mondo antico, dimostrando come la tradizione vitivinicola pompeiana sia ancora viva e testimoni di una sapienza millenaria.
Aosta e Pompei: un viaggio nell’Impero Romano al MegaMuseo
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