Nell’ambito del percorso di rafforzamento della collaborazione bilaterale tra Italia e Francia, avviato con il Trattato del Quirinale, si delinea una nuova tappa significativa: il prossimo Comitato di cooperazione transfrontaliera si terrà ad Aosta.
La decisione, frutto di un dialogo costruttivo tra il Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il suo omologo francese, Jean-Noël Barrot, sottolinea l’importanza strategica delle regioni alpine e della Valle d’Aosta come fulcro di scambi e di progetti comuni.
Questa scelta non è casuale.
La Valle d’Aosta, con la sua posizione geografica cruciale, incarna la vocazione transfrontaliera che caratterizza l’intero arco alpino.
Il Trattato del Quirinale, oltre a riaffermare l’impegno politico e militare tra i due paesi, ha posto particolare enfasi sulla necessità di una cooperazione più stretta a livello territoriale, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la tutela del patrimonio culturale e la gestione condivisa delle risorse naturali.
Il Comitato di cooperazione transfrontaliera rappresenta un’occasione imprescindibile per approfondire le sinergie esistenti e avviare nuove iniziative concrete.
Tra le aree prioritarie di intervento si prefigurano il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, la promozione del turismo sostenibile e transfrontaliero, la digitalizzazione dei servizi pubblici, la lotta contro le disuguaglianze territoriali e il sostegno alle piccole e medie imprese.
La scelta di Aosta come sede del Comitato mira a sensibilizzare l’attenzione sulla realtà alpina, spesso marginalizzata nelle dinamiche nazionali, e a valorizzare il ruolo delle comunità locali nella costruzione di un futuro condiviso.
Il Trattato del Quirinale, in questo senso, si configura come uno strumento innovativo per superare le tradizionali divisioni amministrative e geografiche, favorendo la nascita di una vera e propria area di sviluppo integrato tra Italia e Francia.
Inoltre, la cooperazione transfrontaliera non si limita alla dimensione economica e sociale, ma abbraccia anche la sfera culturale e identitaria.
La Valle d’Aosta, con la sua storia millenaria e la sua ricca eredità culturale, rappresenta un ponte ideale tra le due nazioni, un luogo di incontro e di scambio tra tradizioni e saperi diversi.
Il Comitato di cooperazione transfrontaliera sarà dunque anche un’occasione per celebrare questa identità alpina condivisa, per rafforzare il senso di appartenenza a un territorio europeo plurale e multiculturale.