Aosta si appresta a commemorare un capitolo cruciale della sua storia e dell’identità valdostana con un evento multidisciplinare che si dipana tra documenti d’archivio, riflessioni accademiche e suggestioni musicali.
Dal 5 al 12 settembre, Palazzo Regionale ospita “Le Radici dell’Autonomia: Decreti Luogotenenziali e l’Eredità del ’45”, una mostra che offre uno sguardo inedito sul patrimonio documentale relativo ai Decreti Luogotenenziali del 7 settembre 1945, emanati dal Re Umberto II e pilastri fondanti dell’autonomia speciale della Valle d’Aosta.
La mostra, curata con rigore storico, non si limita a esporre fotografie originali e oggetti d’epoca, ma intende ripercorrere il contesto storico e politico che ha portato all’emanazione di questi atti fondamentali.
I materiali, provenienti dall’Archivio Regionale e dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea, testimoniano le complesse dinamiche post-belliche, le rivendicazioni territoriali e le aspirazioni di un popolo desideroso di autodeterminazione in un panorama europeo profondamente trasformato.
L’esposizione si configura come un viaggio a ritroso nel tempo, offrendo chiavi di lettura per comprendere le radici dell’attuale assetto istituzionale valdostano.
Oltre alla mostra, il programma di celebrazioni prevede un significativo appuntamento intellettuale: una tavola rotonda il 6 settembre, intitolata “Autonomie, frontières, Europe : la (re)définition des États européens après la Seconde Guerre mondiale”.
L’evento, trasmesso in diretta streaming, vedrà il coinvolgimento di studiosi provenienti dalla Maison du Val d’Aoste di Parigi e dall’Université Savoie Mont Blanc di Chambéry, offrendo una prospettiva comparativa sulle autonomie regionali in Europa e sul loro impatto sulla ridefinizione degli Stati nazionali dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Un’occasione per un dibattito aperto e multidisciplinare, capace di illuminare le sfide e le opportunità che derivano dalla governance regionale in un contesto europeo in continua evoluzione.
La celebrazione culmina con il concerto “Sette settembre.
Note per ricordare”, che si terrà il 7 settembre al Teatro Splendor.
La scelta musicale, caduta sull’opera di Fryderyk Chopin, non è casuale.
La musica di Chopin, intrisa di romanticismo e di un profondo senso di identità culturale, incarna i valori di libertà e di aspirazione all’indipendenza che hanno animato il popolo valdostano durante gli anni cruciali del dopoguerra.
L’interpretazione del pianista franco-canadese Louis Lortie promette un’esperienza emozionante e suggestiva, capace di creare un ponte tra la storia, la cultura e l’arte.
L’iniziativa, nella sua complessità e ricchezza di contenuti, mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di preservare la memoria storica e di comprendere il significato profondo dell’autonomia speciale, un patrimonio da custodire e valorizzare per il futuro della Valle d’Aosta.