A settembre 2025, il Comune di Aosta ha registrato un’inversione di tendenza significativa nell’andamento dell’inflazione, attestandosi a un tasso negativo del -1,3% su base annua.
Questo dato, che segna un cambiamento radicale rispetto all’agosto precedente, quando si rilevava un lieve aumento dello 0,3%, suggerisce un periodo di deflazione localizzata.
L’aumento dei prezzi al consumo dell’1% rispetto al mese precedente appare, in questo contesto, come un’anomalia temporanea, forse riconducibile a fattori specifici e transitori.
L’analisi dell’Indice dei Prezzi al Consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) rivela un quadro più complesso e articolato.
La deflazione complessiva è il risultato di un’interazione di forze contrastanti, con alcuni settori che continuano a registrare aumenti di prezzo, pur se moderati, mentre altri mostrano una marcata contrazione.
Il calo dei prezzi delle comunicazioni (-5,4%) riflette probabilmente l’intensificarsi della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni, l’innovazione tecnologica e la maggiore disponibilità di offerte a prezzi più accessibili.
Allo stesso modo, la diminuzione dei prezzi di mobili, articoli e servizi per la casa (-0,3%) potrebbe indicare una riduzione della domanda, un eccesso di offerta o una pressione al ribasso da parte dei produttori per stimolare le vendite.
La diminuzione dei costi dei trasporti (-0,2%) potrebbe essere collegata a una combinazione di fattori, tra cui la stabilizzazione dei prezzi del carburante, l’aumento dell’efficienza dei veicoli e l’offerta di alternative di trasporto più economiche.
Tuttavia, accanto a questi trend al ribasso, si osservano aumenti di prezzo in settori chiave per la vita quotidiana.
L’incremento dei costi per servizi ricettivi e di ristorazione (+3,7%) suggerisce una ripresa del turismo o un aumento dei costi di gestione per le imprese del settore.
L’aumento dei prezzi dell’istruzione (+2,9%), dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,6%), delle bevande alcoliche e tabacchi (+2,3%), di altri beni e servizi (+1,3%), dei servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%), della ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%), dell’abbigliamento e calzature (+0,1) e dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1) evidenzia la persistenza di pressioni inflazionistiche in settori essenziali.
L’andamento dei prezzi dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili, seppur in lieve aumento, merita un’analisi particolare, considerando l’impatto significativo che questi costi hanno sul bilancio familiare e l’economia locale.
La congiuntura economica attuale, caratterizzata da incertezza e volatilità, richiede un monitoraggio costante di questi indicatori per comprendere le dinamiche sottostanti e adottare misure adeguate per mitigare gli effetti negativi sulla popolazione e sulle imprese del Comune di Aosta.
L’analisi di settembre 2025 rappresenta dunque un momento cruciale per valutare l’efficacia delle politiche economiche implementate e per orientare le scelte future.