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giovedì 23 Ottobre 2025

Arvier Agile: La Corte dei Conti Aosta frena il progetto da 20 milioni.

La Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti della Valle d’Aosta ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla gestione del progetto “Arvier Agile.

La Cultura del Cambiamento”, finanziato con 20 milioni di euro nell’ambito del “Bando Borghi” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La relazione, frutto di un’ispezione sulla gestione in corso di esercizio, evidenzia un allarme significativo: la consapevolezza, giunta con notevole ritardo rispetto alle indicazioni oggettive, dell’impossibilità di completare il progetto entro le scadenze previste, originariamente fissate al 30 giugno 2026 e successivamente prorogate al 31 agosto dello stesso anno.

Questa deliberazione del 16 ottobre rappresenta il terzo atto di verifica su un percorso che si rivela costellato di difficoltà.

Al 31 luglio 2025, l’impegno finanziario complessivo registrato ammonta a 1.729.726,05 euro, una cifra esigua, pari solo all’8,64% dell’investimento totale.
L’effettivo avanzamento finanziario, attestatosi a 845.418,29 euro, appare insufficiente e ben al di sotto di una soglia considerata minimamente accettabile.

Questo scenario drammatico impone, per onorare gli impegni assunti con il PNRR, un’accelerazione vertiginosa, richiedendo pagamenti per i restanti 18.270.273,95 euro in un arco temporale drasticamente ridotto.

La Corte dei Conti non si limita a segnalare ritardi finanziari, ma solleva criticità di fondo che permeano l’intero processo.

Si evidenzia una serie di problematiche procedurali, finanziarie e relative all’effettiva realizzazione delle opere progettate.

Queste difficoltà compromettono la capacità di portare a termine le azioni previste, lasciando il futuro del progetto in uno stato di incertezza.

L’istituzione esprime, pertanto, forti dubbi sulla sostenibilità del piano nella sua forma attuale e suggerisce una revisione approfondita delle strategie di implementazione.
La mancata osservanza delle scadenze e l’utilizzo limitato dei fondi allocati rischiano di compromettere non solo l’efficacia del progetto stesso, ma anche l’immagine e l’affidabilità della Valle d’Aosta nella gestione dei fondi europei.

La relazione sottolinea, implicitamente, la necessità di un’azione correttiva immediata e di un’attenta valutazione delle cause che hanno portato a questo scenario di sottoperformance.

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