lunedì 28 Luglio 2025
30.7 C
Rome

Battaglie di Re: Sospesa per l’emergenza sanitaria transfrontaliera

La tradizionale celebrazione delle “batailles de reines”, un’iconica competizione valdostana che vede protagoniste mucche di razza autoctona in contesti di valutazione estetica e comportamento, è al centro di una sospensione temporanea, una decisione dettata dalla necessità imperativa di salvaguardare la salute del bestiame e, per estensione, la stabilità economica e culturale della regione.

L’annuncio, sebbene non ancora formalizzato in un atto ufficiale in attesa dell’assemblea di prossima scadenza, riflette una crescente preoccupazione suscitata dall’emergenza sanitaria transfrontaliera.

Un recente focolaio di Dermatite nodulare contagiosa, originatosi in Francia, ha innescato un’escalation di misure precauzionali.

Attualmente, quattordici comuni valdostani sono designati come zone di sorveglianza, ma il rischio di un’estensione a tutto il territorio regionale è ormai tangibile.
Questa situazione impone un’immediata revisione delle procedure e una sospensione delle attività che comportano la movimentazione del bestiame, come le “batailles de reines”.
La competizione estiva, prevista per domenica 3 agosto ad Etroubles, è stata quindi rimandata a data da destinarsi.

L’attesa, ora, è focalizzata sull’arrivo dei vaccini, un elemento cruciale per interrompere la catena di trasmissione della malattia e ripristinare le normali dinamiche della vita agricola e delle tradizioni locali.

L’assessorato alla Sanità ha espresso l’auspicio che i vaccini siano disponibili entro i primi giorni di agosto, parallelamente all’elaborazione di un piano di vaccinazione urgente, coordinato con tutti gli enti interessati.
Al di là dell’immediato rinvio della competizione, l’episodio solleva questioni più ampie relative alla gestione del rischio sanitario transfrontaliero e alla vulnerabilità del patrimonio zootecnico valdostano.

La “bataille de reines” non è solo un evento folkloristico; rappresenta un’occasione per valorizzare la razza valdostana, un simbolo di identità e resilienza, e per promuovere l’immagine della regione.

La sospensione, sebbene necessaria, evidenzia la fragilità di un sistema agricolo fortemente legato a tradizioni secolari e la crescente importanza di protocolli di prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie.

La speranza è che questa temporanea interruzione possa trasformarsi in un’opportunità per rafforzare le misure di biosicurezza e per sviluppare un approccio più proattivo nella tutela del bestiame valdostano, preservando così l’eredità culturale e le prospettive economiche della regione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -