mercoledì 20 Agosto 2025
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Aosta

Bionaz isolata: colata detritica blocca il comune valdostano.

L’isolamento del comune di Bionaz, incastrato nel cuore della Valle d’Aosta, si è fatto più marcato in seguito a una drammatica colata detritica, innescata da un evento meteorologico estremo.

Il torrente Varère, dopo un violento temporale che ha saturato il bacino idrografico a monte, si è riversato impetuoso, depositando un ingente quantitativo di materiale – detriti, fango, alberi – sulla strada provinciale che collega Bionaz con Oyace, rendendola impraticabile.

La situazione ha immediatamente comportato il blocco di ventisei persone, prevalentemente turisti, che si trovavano in paese e necessitavano di rientrare a valle.
L’emergenza è stata gestita con prontezza, offrendo alloggio temporaneo nei residence e negli appartamenti disponibili, garantendo assistenza e supporto psicologico a coloro che si sono trovati improvvisamente in questa condizione di isolamento.
Aggiungendosi a questi, si stimano ulteriori quindici-venti persone, residenti in altre località, impossibilitate a raggiungere Bionaz.
Il sindaco, Valter Nicase, ha sottolineato la delicatezza del contesto, evidenziando come la località, apprezzata per le sue bellezze paesaggistiche, in particolare per le passeggiate lungo la diga di Place Moulin, attiri un flusso considerevole di visitatori durante la stagione estiva.

La rapidità con cui la maggior parte dei turisti ha abbandonato la zona, percependo l’incombere del maltempo, ha probabilmente evitato un evento ancora più grave.

Attualmente, le operazioni di emergenza sono concentrate sulla rimozione del materiale detritico che ostruisce la carreggiata.

Un team composto da tre mezzi pesanti operano a valle, mentre altre due unità lavorano dalla parte montanella, con la speranza di poter aprire, già nella giornata odierna, una via di transito alternativa, anche provvisoria.
L’obiettivo primario è duplice: consentire il rientro delle persone isolate e, parallelamente, assicurare la possibilità di intervento dei soccorsi in caso di necessità, garantendo un percorso sicuro per eventuali operazioni di assistenza medica o evacuazione.
La quantità di materiale da smaltire, tuttavia, rende le previsioni incerte e i tempi di ripristino della piena operatività della strada imprevedibili.

La situazione evidenzia, inoltre, la crescente vulnerabilità delle comunità montane di fronte agli eventi meteorologici sempre più intensi e frequenti, un campanello d’allarme che richiede una riflessione approfondita sulle strategie di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.

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