La recente approvazione del Piano di Tutela delle Acque ha visto la Regione compiere un passo cruciale verso una gestione più efficace e integrata delle risorse idriche: l’istituzione formale della Cabina di Regia per le Risorse Idriche.
Questa struttura, più che una mera formalità amministrativa, si configura come un organo di indirizzo strategico, responsabile di supervisionare l’implementazione del Piano, garantendo coerenza e sinergia tra le diverse politiche regionali che ne derivano.
La Cabina di Regia, guidata dal Dipartimento regionale Programmazione, Risorse Idriche e Territorio, ambisce a superare la frammentazione tradizionale nella gestione delle acque, promuovendo un approccio olistico e partecipativo.
Il suo ruolo primario non è semplicemente quello di monitorare l’avanzamento dei lavori, ma di stimolare l’innovazione, facilitare la collaborazione tra i diversi attori coinvolti e anticipare le sfide future.
L’Assessore alle Opere Pubbliche, Territorio e Ambiente ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un vero e proprio cambio di paradigma.
La creazione della Cabina di Regia non è solo un adempimento burocratico, ma l’attivazione di un meccanismo dinamico capace di tradurre le linee guida del Piano di Tutela in azioni concrete e misurabili.
Si tratta di costruire un ecosistema di gestione delle acque più resiliente, capace di rispondere alle crescenti pressioni demografiche, ai cambiamenti climatici e alle esigenze di sviluppo economico.
La partecipazione attiva dei portatori di interesse – agricoltori, industriali, associazioni ambientaliste, enti locali – è un elemento chiave del modello di governance promosso.
La Cabina di Regia si impegna a creare spazi di dialogo e confronto, incoraggiando un approccio condiviso per la risoluzione dei problemi e la definizione delle priorità.
L’obiettivo è quello di costruire una fiducia reciproca e di promuovere un senso di responsabilità collettiva nella tutela di questa risorsa vitale.
La sfida che attende la Cabina di Regia è complessa.
Richiede una visione strategica a lungo termine, capacità di mediazione e una profonda conoscenza delle dinamiche territoriali e delle esigenze dei diversi settori.
L’implementazione del Piano di Tutela delle Acque non è solo una questione tecnica, ma un processo politico e sociale che richiede l’impegno di tutti.
La Cabina di Regia si pone come motore di questo cambiamento, verso una gestione delle risorse idriche più sostenibile, equa e trasparente, salvaguardando il benessere delle generazioni presenti e future.