Di fronte all’onda d’urto generata dall’indagine in corso, che solleva interrogativi profondi e potenzialmente gravi per il Casinò di Saint-Vincent, l’azienda ha attivato un’iniziativa di governance proattiva, istituendo una task force composta da figure di spicco nel panorama accademico e legale italiano.
Questo gesto, lungi dall’essere una mera reazione all’emergenza, si configura come un tentativo di riaffermare la centralità della conformità normativa e dell’integrità aziendale.
La task force, un organismo multidisciplinare di analisi e valutazione, è guidata da personalità di notevole autorevolezza.
Il professor Alain Devalle, luminare dell’economia aziendale, apporterà una visione strategica e un’analisi approfondita dei modelli di business e della gestione del rischio.
L’avvocato Ascanio Donadio, esperto in diritto penale, focalizzerà l’attenzione sugli aspetti legali e procedurali, garantendo una valutazione accurata delle possibili implicazioni derivanti dall’inchiesta.
Altrettanto importante il contributo dell’avvocato Vittorio Provera, con una comprovata esperienza nel settore del gioco d’azzardo, in particolare per quanto riguarda il diritto civile e le relazioni con i dipendenti, e del professor Maurizio Riverditi, docente di diritto penale, che offrirà una prospettiva critica e indipendente sulla situazione.
La decisione di costituire questo gruppo di esperti riflette una crescente consapevolezza dell’importanza cruciale della normativa antiriciclaggio (AML) per un’istituzione finanziaria come un casinò.
L’azienda sottolinea di aver sempre considerato prioritario l’adempimento di tali obblighi, traducendoli in procedure interne, regolamenti e programmi di formazione dedicati al personale.
Tuttavia, il presente contesto richiede un’analisi ancora più stringente, un esame a tappeto su tutte le attività e i processi aziendali.
L’impegno dichiarato va oltre la semplice tutela degli interessi aziendali.
La task force è chiamata a fornire elementi concreti e informazioni utili per potenziali interventi correttivi, finalizzati a rafforzare il sistema di controllo interno e a prevenire future vulnerabilità.
Si tratta di un’operazione di autovalutazione che mira a ripristinare la fiducia degli stakeholder – azionisti, dipendenti, istituzioni – e a consolidare la reputazione dell’azienda.
L’iniziativa evidenzia come, in un ambiente economico e normativo sempre più complesso, la trasparenza, la responsabilità e la proattività siano diventate imperativi categorici per la sostenibilità e la longevità di un’organizzazione.
L’attenzione ora è rivolta non solo alla risoluzione dell’emergenza, ma anche alla creazione di un sistema di governance robusto e resiliente, capace di affrontare le sfide del futuro con rigore e integrità.





