Il confine alpino, dopo un lungo silenzio invernale, si anima nuovamente. Domani, con l’apertura del Colle del Gran San Bernardo, si ripristina il cruciale collegamento stradale tra l’Italia e la Svizzera, un ponte tangibile di cultura, commercio e storia che attraversa la Valle d’Aosta. L’evento, più che una semplice apertura di una strada, simboleggia la rinascita della regione e la ripresa delle attività economiche legate al turismo e al transito merci.La cerimonia inaugurale, un rituale secolare, vedrà l’incontro simbolico delle frese, macchinari specializzati nello sgombero neve, provenienti rispettivamente dall’Italia e dalla Svizzera. Questo gesto, previsto per le ore 10:30 circa, sottolinea la collaborazione binazionale necessaria per mantenere aperte queste arterie vitali, spesso flagellate da condizioni meteorologiche estreme. L’operazione di sgombero neve, orchestrata da Anas lungo la SS27, si è intensificata già a metà aprile, un impegno significativo che testimonia l’importanza strategica del passo, non solo per i residenti, ma anche per il flusso turistico internazionale.Il Gran San Bernardo, con la sua elevazione di 2.472 metri, rappresenta una porta d’accesso privilegiata verso un paesaggio alpino di rara bellezza, ricco di sentieri escursionistici, rifugi e tradizioni secolari. La sua apertura coincide con il picco della stagione estiva, un momento cruciale per l’economia locale, che dipende in gran parte dal turismo.Parallelamente, l’apertura del Colle del Piccolo San Bernardo, avvenuta il 28 maggio, ha già ristabilito il collegamento con la Francia, completando il circuito transfrontaliero valdostano. Questo passo, meno noto ma ugualmente importante, facilita il flusso di persone e merci verso la regione alpina francese, consolidando ulteriormente il ruolo della Valle d’Aosta come crocevia europeo.L’apertura di questi colli alpini non è solamente un atto amministrativo, ma una celebrazione della resilienza di una comunità che, nonostante le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalle intemperie, continua a preservare il suo patrimonio naturale e culturale, offrendo un’esperienza unica ai visitatori provenienti da tutto il mondo. L’impegno costante nel mantenimento di queste infrastrutture testimonia la volontà di garantire la connettività e la prosperità di un territorio di straordinaria importanza geografica e storica.
Colle del Gran San Bernardo riapre: rinascita alpina e collegamenti vitali
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