L’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta per il terzo trimestre 2025 rivela un quadro economico complesso, segnato da una fragilità di fiducia che convive con segnali di resilienza e alcune inaspettate inversioni di tendenza.
Nonostante le incertezze geopolitiche, acuite dagli ultimi sviluppi a livello internazionale, l’analisi evidenzia una stabilizzazione dei principali indicatori, suggerendo una possibile transizione verso una nuova fase di crescita, seppur graduale e precaria.
Il clima di incertezza, divenuto una costante nel panorama economico globale, impone alle imprese valdostane un approccio strategico incentrato sull’investimento continuo in innovazione e qualità.
Come sottolinea il presidente Francesco Turcato, l’adattamento e la proattività rappresentano l’unica via per navigare in un contesto volatile e competitivo.
Nel settore industriale, l’andamento occupazionale mostra una ripresa significativa, con previsioni che si allineano ai livelli di fine 2024.
Il bilancio tra ottimismo e pessimismo si fa più favorevole (+12,50% rispetto al -2,56% del trimestre precedente), indicando una maggiore fiducia nelle prospettive future.
Il tasso di utilizzo degli impianti industriali, stabile intorno al 73%, testimonia la capacità produttiva del territorio, nonostante le sfide attuali.
Tuttavia, l’aumento previsto nel ricorso alla cassa integrazione guadagni (+5,56%), una variazione di 5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, suggerisce una certa pressione sui costi del lavoro e possibili difficoltà di alcune aziende nel mantenere l’occupazione.
Il dato sulla produzione manifatturiera, pur rimanendo negativo (-4,55%), mostra un leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente, offrendo un barlume di speranza per una ripresa più robusta.
Un elemento di sorpresa proviene dal settore dei servizi, dove si registra un’inversione di tendenza con un ottimismo che emerge (+5,26% rispetto al -8,70% del trimestre precedente).
Questo segnale positivo è rafforzato dalla ripresa dei nuovi ordinativi (+4,88%), dopo una contrazione significativa nel secondo trimestre.
Le aziende valdostane manifestano anche una crescente propensione all’investimento, sia per l’ampliamento delle attività esistenti che per la sostituzione di attrezzature obsolete, indicando una visione di lungo termine e un impegno verso la modernizzazione.
In particolare, si segnala una dinamica positiva negli acquisti destinati all’export (+6,67%), un segnale di vitalità che contrasta con la performance negativa registrata nel secondo trimestre e che riflette una maggiore capacità di competere sui mercati internazionali.
Questa ripresa esortativa è un elemento cruciale per la crescita economica della regione, contribuendo a diversificare le fonti di reddito e a ridurre la dipendenza dai mercati interni.
In definitiva, l’indagine di Confindustria Valle d’Aosta delinea un quadro economico complesso, caratterizzato da una sottile linea di speranza che si insinua tra le incertezze del presente.
La capacità di adattamento, l’innovazione continua e una visione strategica di lungo periodo rappresentano le chiavi per affrontare le sfide future e per consolidare la posizione competitiva del territorio.