mercoledì 6 Agosto 2025
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Aosta

Demolizione aosta: via libera ai giganti dell’ingegneria

Il complesso intervento di dismissione dei due edifici residenziali, un tempo simbolo del quartiere Cogne di Aosta, entra in una fase cruciale.

Le operazioni, a lungo attese e preparate, si apprestano a trasformare radicalmente il paesaggio urbano, con l’impiego di tecnologie avanzate e un’attenzione meticolosa alla sicurezza e alla minimizzazione dell’impatto ambientale.
Lunedì 11 Agosto, alle ore 10:00, si darà ufficialmente il via alle demolizioni, che vedranno l’impiego di macchinari specializzati, veri e propri giganti dell’ingegneria demolitrice.

I due edifici, con le loro altezze rispettive di 9 e 12 piani, saranno abbattuti secondo la tecnica “top-down”, un metodo sofisticato che consente di procedere per moduli strutturali, partendo dalla sommità e scendendo progressivamente.
L’azienda Armofer, responsabile dei lavori, ha scelto questa metodologia per garantire la massima sicurezza e stabilità durante l’intero processo.

La tecnica “top-down” implica una sequenza attentamente studiata: pilastri e solette vengono rimossi in un ordine preciso, predeterminato da calcoli strutturali complessi.
L’obiettivo è evitare di sovraccaricare le sezioni di edificio sottostanti e preservarne l’integrità statica, anche mentre vengono progressivamente portate al collasso controllato.
Non si tratta quindi di una demolizione nel senso tradizionale del termine, ma di un progressivo smantellamento, costantemente monitorato e verificato in tempo reale.

Ogni fase è sottoposta a un controllo rigoroso da parte di tecnici specializzati, con particolare attenzione alla riduzione delle vibrazioni, alla limitazione della dispersione di polvere e macerie e al contenimento del rumore.

Il coordinamento con l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) è fondamentale per garantire il rispetto dei limiti di emissione e per attuare misure di mitigazione degli impatti ambientali.
Saranno implementati sistemi di monitoraggio continuo della qualità dell’aria e dell’acqua, e adottate procedure per la gestione responsabile delle macerie.

La potenza e la complessità dell’intervento si manifestano anche attraverso i macchinari impiegati.
In prima linea si posiziona l’imponente escavatore cingolato Liebherr 980 Zeus, un vero e proprio colosso dell’ingegneria demolitrice, dotato di tre bracci intercambiabili e un’ampia gamma di allestimenti per operare a tutte le altezze.

Il trasporto di questo macchinario, che ha richiesto sette convogli eccezionali e tre giorni di operazioni, testimonia la portata logistica dell’impresa.

A supporto del Zeus, opererà un escavatore Liebherr 950, di dimensioni inferiori, ma altrettanto specializzato.

Una volta abbattute, le macerie saranno ulteriormente processate da macchinari secondari che separeranno il cemento dal ferro, favorendo il recupero di materiali riciclabili e riducendo l’impatto ambientale complessivo dell’operazione.

L’intero processo rappresenta un esempio di come tecnologia, competenza e responsabilità ambientale possano coesistere in un intervento di tale portata, trasformando un segno del passato in un’opportunità per il futuro del quartiere Cogne.

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