Nel corso del 2024, l’Ufficio della Difensora Civica della Valle d’Aosta, guidato da Adele Squillaci, ha gestito un carico di lavoro significativo, affrontando 404 istanze e accogliendo le sollecitazioni di 150 individui. Questa attività, presentata in una recente conferenza stampa, ha abbracciato non solo il ruolo di garante dei diritti fondamentali, ma anche la tutela specifica dei detenuti, dei minori e delle persone con disabilità, aree particolarmente vulnerabili e richiedenti un’attenzione mirata.L’analisi dei dati rivela una distribuzione delle segnalazioni che indica la Regione come principale interlocutore, coinvolta in 80 casi, corrispondenti a quasi il 20% del totale. Questo dato suggerisce una complessità intrinseca nella gestione delle relazioni tra cittadini e amministrazione regionale, evidenziando potenziali aree di miglioramento nella comunicazione e nell’efficienza dei servizi offerti. L’ambito “ordinamento,” che comprende una vasta gamma di questioni legali e amministrative, si conferma come il più ricorrente, con 188 casi, a testimonianza delle incertezze e delle difficoltà che i cittadini incontrano nell’interazione con la burocrazia.Un’osservazione demografica rilevante emerge dall’età degli utenti: la fascia d’età compresa tra i 50 e i 60 anni rappresenta il 38% degli accessi all’ufficio. Questo dato potrebbe indicare una maggiore necessità di supporto e orientamento per questa specifica coorte demografica, forse legata a cambiamenti normativi o a problematiche legate all’invecchiamento della popolazione.Nell’esercizio della funzione di garante dei detenuti, l’ufficio ha gestito 97 casi, con 42 detenuti che hanno richiesto assistenza. Questo ruolo cruciale garantisce un controllo indipendente sulle condizioni di detenzione e tutela i diritti fondamentali dei detenuti. Come garante delle persone con disabilità, sono stati seguiti 60 casi, coinvolgendo 23 utenti, con una prevalenza di problematiche legate all’amministrazione regionale e alle politiche sociali, sottolineando la necessità di un approccio inclusivo e personalizzato nella progettazione dei servizi.La relazione annuale ha dedicato particolare attenzione alla tutela dei diritti dei minori e all’adolescenza, aree caratterizzate da fragilità e specificità. I 42 casi trattati hanno evidenziato preoccupazioni principalmente legate all’istruzione, suggerendo possibili criticità nel sistema scolastico regionale. La presenza di 48 minori stranieri non accompagnati, di cui 39 con 17 anni, rappresenta una sfida sociale complessa, che richiede un intervento tempestivo e coordinato. La realtà dei 97 minori ospiti in comunità, con una prevalenza di giovani tra i 16 e i 17 anni, sottolinea la necessità di un supporto educativo e psicologico adeguato per favorire la loro integrazione sociale e il loro percorso di crescita. La distribuzione di questi minori tra strutture valdostane e regionali evidenzia la necessità di una pianificazione territoriale efficiente per garantire un’assistenza ottimale e mirata.
Difensora Civica Aosta: 404 istanze, focus su detenuti, minori e disabili
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