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Emergenza inclusione: carenza personale sostegno a rischio Val d’Aosta

La persistente carenza di personale di sostegno nella scuola valdostana, sollevata dal sindacato Snals-Confsal, configura un’emergenza strutturale che mina il diritto all’istruzione inclusiva degli studenti con disabilità.
Lungi dall’essere un mero inconveniente gestionale, la situazione attuale evidenzia una profonda dissonanza tra le esigenze reali delle istituzioni scolastiche e le risorse disponibili, compromettendo la qualità dell’offerta formativa e l’effettivo supporto agli alunni più vulnerabili.

La decisione di autorizzare i dirigenti scolastici a derogare al rapporto tradizionale 1:1, permettendo a un unico operatore di affiancare più studenti con disabilità, rappresenta una misura di emergenza inaccettabile, sintomatica di una pianificazione inadeguata e di una sottovalutazione della complessità del ruolo dell’insegnante di sostegno.

Tale soluzione, pur comprensibile in una situazione di carenza, rischia di diluire l’attenzione e la personalizzazione del supporto, elementi cruciali per il progresso educativo e l’integrazione di ogni singolo alunno.

Il sindacato Snals-Confsal non si limita a denunciare la problematica, ma propone soluzioni concrete e mirate.

L’attivazione di percorsi di specializzazione, ampliando le opportunità di formazione per gli insegnanti, anche superando le limitazioni normative ministeriali, appare imprescindibile per incrementare la disponibilità di personale qualificato.
Si tratta di un investimento strategico nel capitale umano della scuola, in grado di generare benefici a lungo termine per l’intera comunità.

Parallelamente, è fondamentale incrementare il numero di educatori di sostegno, incentivando l’assunzione di nuove risorse attraverso politiche retributive più attrattive e migliorando le condizioni di lavoro.
Un’inversione di tendenza in questo ambito non può essere considerata un costo, ma un investimento sociale volto a garantire pari opportunità e a promuovere l’inclusione.
La richiesta rivolta ai futuri consiglieri regionali è chiara e inequivocabile: inserire nel programma del prossimo Governo regionale azioni concrete e misurabili per risolvere la crisi del personale di sostegno a tutti i livelli scolastici.

Si tratta di un impegno imprescindibile per onorare il diritto all’istruzione inclusiva sancito dalla Costituzione e per garantire alle future generazioni valdostane un sistema scolastico equo, efficiente e realmente al servizio del benessere di ogni singolo studente.
La questione non è meramente sindacale, ma di civiltà e di responsabilità sociale, che esige un cambio di paradigma nella gestione delle risorse e nell’attenzione alle esigenze del territorio.

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