venerdì 8 Agosto 2025
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Forme, Segni, Simboli: L’artigianato valdostano tra decoro e storia.

La mostra “Forme, Segni, Simboli”, attualmente in corso al Museo dell’artigianato valdostano di Fénis fino al 3 novembre, offre un’immersione affascinante nel cuore dell’artigianato tradizionale della Valle d’Aosta, esplorandone la profonda relazione con il decoro e la simbologia.
Lungi dall’essere mero abbellimento, l’ornamento nelle creazioni artigianali valdostane si rivela un complesso sistema di comunicazione, un vero e proprio linguaggio inciso nel legno, dipinto sulle superfici, intagliato nella pietra.

L’esposizione non si limita a presentare oggetti d’arte e manufatti; piuttosto, offre un’indagine puntuale su come la decorazione si integri in maniera inscindibile con la struttura stessa degli oggetti, elevandola a elemento portatore di significati profondi.
Intagli elaborati, incisioni precise e pitture vivaci non sono espressione casuale, ma emergono dall’urgenza dell’artigiano di imprimere un segno distintivo, un’impronta che rifletta la sua identità individuale e, allo stesso tempo, quella della comunità a cui appartiene.
Cerchi perfetti, croci solenni, triangoli evocativi, motivi vegetali stilizzati, rappresentazioni di animali e simboli cristiani: ogni elemento decorativo è un tassello di un linguaggio condiviso, un codice stratificato nel tempo e radicato nella memoria collettiva.
La mostra articola un percorso espositivo che fonde la ricchezza della collezione museale con prestiti provenienti da collezioni pubbliche e private, aprendo un dialogo tra l’artigianato valdostano e un orizzonte simbolico molto più ampio, universale.

Alessia Duroux, responsabile del Mav, sottolinea come la mostra incoraggi il visitatore a riflettere criticamente sulla nozione stessa di tradizione.

Molti dei simboli percepiti come intrinsecamente legati al patrimonio valdostano si rivelano, in realtà, eredi di culture antichissime, collegati a un repertorio simbolico condiviso da civiltà geograficamente e temporalmente distanti.
Questa connessione suggerisce una rete di influenze reciproche e una continuità culturale che trascende i confini regionali e nazionali.
Attraverso l’analisi di questi segni ricorrenti, la mostra invita a considerare l’artigianato non come una mera ripetizione del passato, ma come un processo dinamico di interpretazione, rielaborazione e trasmissione di conoscenze ancestrali.

Si tratta di un’occasione per riscoprire la profondità del significato insito negli oggetti di uso quotidiano, spesso trascurati nella loro apparente semplicità.

La mostra è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18, e l’ingresso è incluso nel biglietto del museo.

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