domenica 24 Agosto 2025
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Gignod, Valle d’Aosta: Ritrovata studentessa scomparsa

La comunità di Gignod, piccolo centro alle porte della Valle d’Aosta, è stata scossa dalla sparizione e ritrovamento di una giovane studentessa di sedici anni.
La vicenda, risolta fortunatamente senza conseguenze gravi, ha mobilitato le forze dell’ordine, i soccorritori e ha sollevato interrogativi sulla dinamica dell’accaduto e sulle motivazioni che hanno spinto la ragazza ad allontanarsi.
La scomparsa era stata segnalata dai genitori nel corso della mattinata, in seguito a una lite intercorsa tra adolescenti, evento che sembra aver fatto da detonatore alla decisione della giovane di lasciare la propria abitazione.

L’allarme è stato immediatamente trasmesso ai Carabinieri, che hanno attivato la Centrale Unica di Soccorso (CUS) per l’avvio del piano regionale di ricerca persone scomparse, coordinato dalla Protezione Civile regionale.

Le operazioni di ricerca si sono rivelate complesse, richiedendo l’impiego di risorse specializzate.

In particolare, fondamentale si è rivelato l’intervento di ‘Teo’, un addestrato cane da ricerca persone dei Vigili del Fuoco di Aosta, il cui fiuto ha permesso di individuare la ragazza in una posizione particolarmente impervia, nei pressi di una scarpata lungo la strada statale 27 del Gran San Bernardo.
La scoperta, avvenuta in un contesto ambientale che solleva interrogativi sulla possibilità di un incidente, ha visto il tempestivo intervento di un’ambulanza del 118 e di un’auto medica.
La giovane, benché provata dall’esperienza, è apparsa vigile e con parametri vitali stabili.

È stata trasportata all’ospedale Parini di Aosta per ulteriori accertamenti, necessari per escludere lesioni interne o traumi derivanti dalla caduta o da una possibile perdita di equilibrio.

La dinamica precisa che ha portato la ragazza a trovarsi sul bordo della scarpata resta da chiarire.
L’ipotesi di una scivolata accidentale, data la conformazione del terreno, non è da escludere, ma non si può escludere neanche una temporanea sosta, forse motivata dalla volontà di riflettere o per un momento di riposo.

Le indagini, condotte dai Carabinieri, si stanno concentrando anche sull’ultimo contatto telefonico, avvenuto intorno alle 5:30 del mattino con un coetaneo e un’amica, e sul successivo aggancio del suo smartphone da una cella situata ad Allein, un indizio che potrebbe fornire elementi utili per ricostruire il percorso compiuto dalla ragazza e le sue intenzioni.
La vicenda, oltre a sottolineare l’importanza della collaborazione tra le diverse forze attive nella gestione dell’emergenza, pone l’attenzione sulle fragilità adolescenziali e sulla necessità di rafforzare i canali di comunicazione tra giovani e adulti.

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