mercoledì 3 Settembre 2025
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Gran Paradiso-Vanoise: Un Modello di Cooperazione Alpina

Il legame transfrontaliero tra il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parc national de la Vanoise, sancito da una storica gemellazione nel 1972, si arricchisce di nuovi contenuti e si configura come un modello di cooperazione internazionale per la tutela di un patrimonio alpino di inestimabile valore.
Questo accordo, ben più di una semplice collaborazione, rappresenta un impegno congiunto per la salvaguardia di un ecosistema alpino complesso e fragile, esteso su un territorio vastissimo che abbraccia l’Italia e la Francia.

L’obiettivo primario di questa rinnovata intesa è l’armonizzazione delle strategie di gestione del territorio, un compito arduo considerando le peculiarità legislative e amministrative dei due Paesi.
Questo implica la condivisione di metodologie avanzate per il monitoraggio della fauna selvatica, in particolare per specie iconiche come lo stambecco, il camoscio e l’aquila reale, le cui popolazioni richiedono una gestione transnazionale per garantirne la vitalità genetica e la sopravvivenza a lungo termine.
Si punta ad un approccio integrato che consideri l’intero bacino idrografico, cruciale per la regolazione delle risorse idriche e la prevenzione del dissesto idrogeologico, fenomeni sempre più intensi a causa del cambiamento climatico.

La convenzione non si limita alla sfera tecnica, ma mira a costruire un’identità condivisa e a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità alpina.
La comunicazione con il pubblico sarà un elemento centrale, con iniziative congiunte per promuovere la conoscenza del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni.
Si intende realizzare percorsi tematici transfrontalieri, itinerari naturalistici e culturali che valorizzino il patrimonio immateriale e tangibile.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alla ricerca scientifica, con la creazione di gruppi di lavoro multidisciplinari per affrontare tematiche quali l’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi alpini, la valutazione della biodiversità e lo studio delle dinamiche delle specie vegetali e animali.

La condivisione dei dati raccolti e l’organizzazione di workshop e conferenze internazionali favoriranno lo scambio di conoscenze e la formazione di nuove competenze.

L’educazione ambientale assume un ruolo strategico per sensibilizzare le generazioni future e coinvolgere attivamente le comunità locali.

Programmi didattici specifici, rivolti agli studenti di ogni ordine e grado, promuoveranno la consapevolezza ambientale e incoraggeranno comportamenti sostenibili.
Si intende creare laboratori didattici transfrontalieri e organizzare attività di volontariato per la cura del territorio.

Infine, la collaborazione si estenderà alla partecipazione congiunta a progetti europei volti a promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree montane, a migliorare l’accessibilità e a valorizzare il turismo responsabile, che rispetti l’ambiente, la cultura e l’economia locale, offrendo esperienze autentiche e contribuendo alla creazione di posti di lavoro.

L’obiettivo è presentare un’offerta turistica di qualità che favorisca la scoperta del territorio in modo consapevole e rispettoso.

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