Un episodio imprevisto ha temporaneamente interrotto il flusso di traffico nel traforo del Monte Bianco nel primo pomeriggio di oggi, evidenziando la complessità della gestione di un’arteria cruciale come questa, sottoposta a un’immane pressione dovuta all’elevato volume di veicoli in transito.
Alle ore 14:25, un veicolo con targa francese ha subito un guasto al motore, con conseguente surriscaldamento e una modesta emissione di fumo, fortunatamente senza feriti tra i due occupanti.
L’incidente, verificatosi a circa 2.700 metri di altitudine, a due chilometri dall’imbocco francese, ha innescato il protocollo di sicurezza standard operante nel traforo.
Il TMB-GEIE, responsabile della gestione della struttura, ha immediatamente attivato la chiusura degli accessi esterni e ha bloccato il flusso dei veicoli già all’interno del traforo, una misura precauzionale volta a prevenire qualsiasi rischio per la sicurezza dei passeggeri.
Le squadre di soccorso interne, altamente specializzate e costantemente in stato di allerta, si sono prontamente recate sul posto per gestire l’emergenza.
Parallelamente, è stata disposta l’evacuazione dei veicoli presenti all’interno del traforo, indirizzando i conducenti verso le aree di sosta sicure, appositamente predisposte per questo genere di eventualità.
L’intervento, rapido ed efficiente, ha previsto un accurato raffreddamento del veicolo coinvolto, operazione fondamentale per evitare il propagarsi di eventuali fiamme o ulteriori danni.
La ripresa delle operazioni è avvenuta alle ore 14:35, con l’autorizzazione per i passeggeri di rientrare nei propri veicoli e, venti minuti dopo, con la riapertura graduale del traffico in entrambe le direzioni.
La completa ripresa della circolazione è stata confermata alle 15:03.
L’episodio, seppur di breve durata, sottolinea l’importanza di protocolli di sicurezza rigorosi e di un team di professionisti preparati a rispondere tempestivamente ad ogni tipo di emergenza in un ambiente tecnicamente complesso come quello del traforo del Monte Bianco.
Il traffico rimane particolarmente intenso, conseguenza dell’elevato numero di veicoli in transito legato alle vacanze estive.
I tempi di attesa al pedaggio italiano si attestano intorno ai novanta minuti, mentre al pedaggio francese raggiungono le due ore e mezza, indicando una pressione significativa sulla capacità di gestione del sistema viario alpino.
L’evento di oggi, pur risolto con successo, rappresenta un monito sulla fragilità di infrastrutture vitali e sulla necessità di continue ottimizzazioni per garantire la sicurezza e la fluidità del traffico.