Il processo preliminare relativo al devastante incendio che nel luglio 2023 ha colpito il territorio compreso tra Aymavilles e Villeneuve, consumando 115 ettari di bosco e causando la distruzione totale di due abitazioni, unitamente a danni significativi ad una terza, è stato temporaneamente sospeso e rinviato al 28 gennaio.
La decisione di posticipare l’udienza è scaturita da un’istanza di legittimo impedimento presentata da uno dei difensori, motivata da gravi problemi di salute che ne ostacolano la possibilità di partecipare attivamente alle attività processuali.
L’inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Aosta, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio di diverse figure chiave, coinvolte sia nel management della società Deval, operante nel settore della distribuzione di energia elettrica, sia nella società di elicotteri Sky Aviation, fornitoria di servizi aerei.
Nello specifico, Giorgio Pession, in qualità di presidente e amministratore delegato di Deval, è stato inserito nella lista degli imputati, insieme a Domenico Mileto, Luigi Traverso, Valerio Zinetti e Walter Musso, tutti funzionari della stessa azienda.
Questa inclusione sottolinea la responsabilità attribuita alla dirigenza aziendale in relazione alle circostanze che hanno portato all’incendio, suggerendo possibili negligenze o omissioni nella gestione delle infrastrutture e nella prevenzione dei rischi.
Parallelamente, la Procura ha esteso l’indagine alla compagnia Sky Aviation, con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Alessandro Penco e Cesare Sappino, identificati come rappresentanti legali, di Christian Gagliardo, pilota dell’aeromobile coinvolto, e di Luca Laurent, tecnico di volo.
Questo aspetto introduce una dimensione cruciale nell’analisi delle cause, focalizzandosi sulle pratiche operative e sulla conformità alle normative che regolano i voli, soprattutto in aree a rischio come quella interessata dall’incendio.
Le accuse formulate nei confronti degli imputati riguardano principalmente le fattispecie colpose di incendio boschivo e inquinamento ambientale, sottolineando l’impatto gravissimo dell’evento sulla biodiversità e sull’equilibrio ecologico del territorio.
A Sky Aviation, in aggiunta, viene contestato l’inadempimento di pubbliche forniture, indicando possibili violazioni degli obblighi contrattuali relativi ai servizi aerei resi disponibili alle autorità competenti.
L’incidente giudiziario solleva interrogativi complessi in merito alla corretta applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, di gestione del territorio e di prevenzione dei rischi ambientali, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita e trasparente al fine di accertare le responsabilità e di evitare il ripetersi di simili tragedie.
Il rinvio a giudizio apre ora la strada a un processo che si preannuncia denso di implicazioni legali e di ripercussioni sul piano ambientale e sociale.








