La spedizione scientifica in corso sul ghiacciaio Corbassière, nel massiccio del Grand Combin a 4.100 metri di altitudine, rappresenta un’imprescindibile opportunità per salvaguardare la memoria climatica e ambientale del passato. I ricercatori dell’Istituto di scienze polari del Cnr-Isp e dell’Università Ca’ Foscari Venezia lavorano in collaborazione con personale tecnico, tra cui un guida alpina e un’infermiera, per recuperare carote di ghiaccio profondo che raccontano la storia climatica degli ultimi millenni.Il direttore scientifico del progetto, Carlo Barbante, sottolinea l’urgenza della missione: “I ghiacciai sono depositari preziosi della memoria del clima e dell’ambiente del passato. Tuttavia, a causa del riscaldamento globale, si stanno ritirando rapidamente e rischiano di essere persi per sempre”. Questa spedizione è la prima di tre previste dalla Fondazione Ca’ Foscari, realizzata in collaborazione con Sea Beyond, un progetto del Gruppo Prada in partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco dal 2019.Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) sostiene la missione, che è anche sostenuta dalla Ice Memory Foundation. Questa organizzazione si propone di salvare carote di ghiaccio da ghiacciai di alta quota minacciati dal cambiamento climatico, per conservarle in Antartide a beneficio delle future generazioni di scienziate e scienziati.La spedizione segna un punto importante dopo un precedente tentativo effettuato sullo stesso ghiacciaio nel 2020. Le analisi dei campioni raccolti hanno dimostrato che gli strati superiori del ghiacciaio avevano già perso importanti segnali climatici a causa del riscaldamento globale e della percolazione dell’acqua di fusione, una conferma drammatica che questi archivi naturali stanno scomparendo più rapidamente del previsto.L’obiettivo principale della missione è quello di recuperare almeno due carote di ghiaccio fino al substrato roccioso, a una profondità stimata di circa 80 metri. Una di queste verrà conservata nell’archivio internazionale dell’iniziativa Ice Memory per garantire che possa essere analizzata dalle future generazioni di scienziati.Prima del carotaggio è stata condotta una campagna di prospezione radar con sistemi GPR terrestri, per valutare lo stato interno del ghiacciaio e individuare il sito ottimale per la perforazione.
La missione Ice Memory: i ricercatori in alta quota per salvaguardare la memoria climatica e ambientale
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