Nel contesto montano delle principali località sciistiche nazionali, un’intensificata attività di controllo delle forze dell’ordine ha portato alla luce criticità significative nel rispetto delle normative sul lavoro e nella tutela della sicurezza dei lavoratori.
Un’azione congiunta dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro ha determinato la sospensione delle attività di due esercizi commerciali situati direttamente sulle piste, a seguito della scoperta di un numero di lavoratori impiegati in condizioni di irregolarità che ha superato la soglia legale del 10% della forza lavoro complessiva.
L’intervento, mirato a garantire condizioni di lavoro dignitose e a contrastare il fenomeno dello sfruttamento, ha inoltre rivelato una diffusa inadempienza da parte delle aziende ispezionate in merito agli obblighi formativi previsti in materia di sicurezza e prevenzione dei rischi professionali.
La mancata erogazione di una formazione adeguata espone i lavoratori a situazioni potenzialmente pericolose e viola le disposizioni normative che mirano a preservare l’incolumità fisica e la salute dei dipendenti.
Nel dettaglio, l’ispezione ha permesso di identificare quattro lavoratori impiegati in nero, configurando un quadro preoccupante di precarietà e illegalità nel settore dell’ospitalità montana.
L’azione di controllo, protrattasi per diversi giorni, ha visto il coinvolgimento di un numero considerevole di militari e ispettori del lavoro, che hanno concentrato l’attenzione su Courmayeur, Cervinia, Gressoney e La Thuile, località rinomate per il turismo invernale e spesso soggette a fenomeni di lavoro sommerso.
Durante i controlli, sono state identificate 86 persone, sottoponendo a verifica la regolarità della loro posizione lavorativa e i documenti di identità.
L’attività ha portato anche al controllo di 167 veicoli, verificando la loro conformità normativa e la presenza di eventuali infrazioni al codice della strada.
Un ulteriore aspetto emerso durante i controlli ha riguardato la segnalazione alla Prefettura di 25 persone, trovate in possesso di piccole quantità di sostanze stupefacenti per uso personale.
Questo aspetto, pur non direttamente legato al tema del lavoro irregolare, evidenzia una problematica di ordine sociale che affligge alcune aree montane e che merita un’attenzione specifica da parte delle autorità competenti.
L’insieme di queste azioni dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare l’illegalità e nel garantire il rispetto delle leggi, contribuendo a tutelare i diritti dei lavoratori e a promuovere un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso nelle località turistiche montane.







