Quest’anno, la comunità scolastica valdostana si concentra su 889 candidati che si apprestano a concludere il loro percorso di studi secondario superiore con l’esame di Stato. L’attenzione è focalizzata su un momento cruciale, il culmine di anni di impegno, apprendimento e crescita personale.Il calendario prevede un’articolata sequenza di prove volte a valutare non solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche le competenze trasversali e la capacità di ragionamento critico. La prova scritta di italiano, che si aprirà domani, rappresenta il primo banco di prova, una sfida che invita gli studenti a dimostrare la propria padronanza della lingua, la capacità di analisi testuale e la creatività nell’esprimere il proprio pensiero. Giovedì 19, le prove caratterizzanti, specifiche per indirizzo di studio, verteranno sulle discipline chiave del percorso formativo, esaminando la profondità della comprensione e l’abilità di applicare le conoscenze acquisite in contesti specifici.Una peculiarità del sistema educativo valdostano è la presenza di una terza prova scritta, che quest’anno si focalizza sulla lingua francese, in linea con la tradizione didattica regionale. In alcuni istituti, viene inoltre offerta la possibilità di sostenere l’esame ESABAC, un percorso binazionale che consente agli studenti di conseguire simultaneamente il diploma italiano e il baccalauréat francese, testimoniando un profondo impegno verso la promozione del bilinguismo e dell’integrazione europea.L’intero processo valutativo sarà condotto da un corpo docente qualificato e rigoroso, composto da 270 commissari. Le 27 commissioni esaminatrici, un elemento fondamentale per garantire l’imparzialità e l’obiettività della valutazione, sono strutturate con un equilibrio tra figure esterne, garantendo un’ampia prospettiva, e membri interni, esperti del contesto scolastico e del percorso formativo degli studenti. La presenza di un presidente esterno, figura chiave nella gestione delle prove, sottolinea l’importanza di un giudizio indipendente e distaccato.Oltre alle prove scritte, un elemento distintivo dell’esame di maturità attuale è il colloquio interdisciplinare. Questa prova, che si colloca al termine del percorso valutativo, mira a verificare la capacità degli studenti di collegare diverse discipline, di analizzare criticamente le informazioni e di esprimere il proprio punto di vista su temi complessi, integrando anche le competenze acquisite nell’ambito dell’educazione civica e delle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), che riflettono l’impegno della scuola a formare cittadini responsabili e preparati per le sfide del futuro. L’esito complessivo rappresenterà il compenso per anni di studio e un trampolino di lancio verso il percorso universitario o lavorativo che attende i giovani diplomati.
Maturità in Val d’Aosta: 889 candidati pronti alla prova.
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