La prospettiva di una nuova legislatura apre un’urgenza: ripensare la mobilità e lo sviluppo economico della Valle d’Aosta, delineando un futuro sostenibile e resiliente per i prossimi decenni.
Un’iniziativa congiunta del sindacato Savt e dell’associazione Avcu, culminata in un documento programmatico rivolto alle forze politiche, pone al centro dell’agenda regionale una revisione strutturale del sistema dei trasporti, un elemento cardine per la coesione sociale ed economica del territorio.
La criticità della viabilità valdostana, storicamente segnata da fragilità infrastrutturali e limitazioni di accesso, esige risposte definitive e durature.
L’obiettivo non è semplicemente risolvere emergenze contingenti, ma definire un modello di mobilità integrata che abbracci diverse modalità di trasporto: il potenziamento della rete ferroviaria, con un focus sull’alta velocità e sulla connessione con le principali arterie nazionali; la modernizzazione dell’autostrada, garantendo sicurezza e fluidità del traffico; l’ottimizzazione dell’aeroporto, trasformandolo in un hub strategico per il turismo e per i collegamenti internazionali; e, crucialmente, lo sviluppo dei tunnel alpini, come infrastrutture vitali per il transito merci e persone.
Questi interventi non devono essere concepiti isolatamente, bensì come parte di un ecosistema di mobilità che promuova l’intermodalità e riduca l’impatto ambientale.
Oltre al trasporto pubblico, l’evoluzione degli impianti a fune rappresenta un’opportunità per stimolare la crescita turistica e la creazione di posti di lavoro qualificati.
Un approccio moderno deve integrare l’innovazione tecnologica con la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile.
Il documento programmatico non si limita a evidenziare le necessità nel settore dei trasporti, ma affronta anche le sfide del tessuto industriale regionale.
L’attrazione di aziende ad alta tecnologia e innovative diventa imperativo per diversificare l’economia valdostana e ridurre la dipendenza da settori tradizionali.
Si segnala, in particolare, l’importanza strategica di realtà come Cogne Acciai Speciali e Heineken, pilastri del sistema economico locale che richiedono un sostegno mirato e una visione di lungo termine.
L’attenzione non deve limitarsi al mantenimento di queste aziende, ma anche a facilitare la loro evoluzione, incentivando l’adozione di processi produttivi più efficienti e sostenibili, e promuovendo la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Infine, il documento affronta temi istituzionali di rilevanza cruciale, come la governance del Casinò, un’istituzione con un impatto significativo sul bilancio regionale, e la gestione delle concessioni idroelettriche da parte della CVA, una società pubblica che contribuisce in modo determinante alla produzione di energia rinnovabile.
Una gestione trasparente ed efficiente di queste risorse è essenziale per garantire la sostenibilità finanziaria della regione e per massimizzare i benefici per la collettività.
Il futuro della Valle d’Aosta dipende dalla capacità di affrontare queste sfide con coraggio e lungimiranza, costruendo un modello di sviluppo equilibrato che coniughi crescita economica, tutela ambientale e benessere sociale.