La scomparsa improvvisa di un giovane di ventisette anni, residente a Roisan, ha scatenato un’indagine complessa avviata dalla Procura della Repubblica di Aosta.
Il decesso, attribuito inizialmente a un arresto cardiaco, solleva interrogativi su dinamiche preesistenti e sulla tempestività dell’intervento dei presenti, configurando un quadro investigativo che esplora la potenziale responsabilità penale in relazione all’art.
893 del codice penale, l’omissione di soccorso.
Le prime ricostruzioni, frutto di testimonianze raccolte dalla polizia incaricata delle indagini, delineano uno scenario in cui il giovane, dopo aver assunto sostanze stupefacenti, manifestava un improvviso malore.
In sua compagnia vi erano due individui, il cui ruolo e la cui condotta stanno ora venendo scrupolosamente analizzati.
L’attenzione degli inquirenti si concentra in particolare sull’azione, o meglio, sulla mancata azione del primo individuo presente.
Secondo le informazioni emerse, il primo amico avrebbe ritardato la richiesta di soccorso, preferendo, a quanto pare, informare una terza persona, un’amica in comune.
Quest’ultima, giunta sul luogo, tentò inizialmente manovre di rianimazione cardiopolmonare, un gesto che, pur essendo lodevole, non fu sufficiente a scongiurare il tragico epilogo.
Solo successivamente, la donna contattò il 118, attivando così il sistema di emergenza sanitaria.
L’indagine, pertanto, non si limita a stabilire la causa della morte – un arresto cardiaco presumibilmente aggravato dall’assunzione di sostanze – ma mira a determinare se la ritardata richiesta di soccorso abbia contribuito in modo determinante alla perdita di una probabile possibilità di sopravvivenza.
La valutazione della condotta dei presenti è cruciale e sarà fatta alla luce delle disposizioni normative che regolano l’obbligo di soccorso, tenendo conto del dovere giuridico di prestare assistenza a chi si trova in pericolo.
Gli investigatori stanno ora esaminando i tabulati telefonici, analizzando le dichiarazioni dei testimoni e raccogliendo elementi utili a ricostruire con precisione l’arco temporale intercorso tra l’insorgenza del malore del giovane e l’effettiva chiamata al 118.
La delicatezza della vicenda, aggravata dalla giovane età della vittima e dalla presenza di sostanze stupefacenti, impone una rigorosa e imparziale conduzione delle indagini, al fine di accertare la verità e tutelare la giustizia.
Il fascicolo è aperto e l’inchiesta in corso.







