martedì 19 Agosto 2025
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Nuova legge elettorale in Valle d’Aosta: voto di genere e cambiamento.

La nuova legge elettorale regionale della Valle d’Aosta, frutto di un processo partecipativo culminato nel referendum confermativo del 10 agosto, entra ufficialmente in vigore domani.

La promulgazione da parte del Presidente della Regione, Renzo Testolin, avvenuta il 14 agosto, è stata seguita dalla pubblicazione odierna sul Bollettino Ufficiale della Regione, sancendo così la sua piena applicabilità.

Questo cambiamento legislativo rappresenta un’evoluzione significativa nel panorama elettorale regionale, introducendo un sistema di voto che consente agli elettori di esprimere fino a tre preferenze, abbandonando il precedente modello monocolore.
Un elemento distintivo e innovativo della legge è l’obbligo di includere almeno un voto a favore di un candidato appartenente a un genere diverso.

Questa disposizione mira a promuovere una maggiore equità di genere e una più ampia rappresentanza all’interno del Consiglio Regionale, riflettendo una sensibilità contemporanea verso la diversità e l’inclusione.
La genesi della legge affonda le sue radici in una decisione presa dal Consiglio Valle il 27 febbraio precedente.
La sua approvazione, ottenuta con una maggioranza semplice, ha reso necessaria la sua sottopopolazione a referendum confermativo, in virtù dello Statuto Speciale della Regione.
La partecipazione al voto popolare, attestatasi al 16,04% degli aventi diritto (equivalenti a 16.852 elettori), testimonia un interesse moderato, ma sufficiente, da parte della cittadinanza.

Il risultato del referendum, con il “sì” che ha raccolto il 52,14% dei consensi, ha confermato la volontà popolare di adottare la nuova normativa, consolidando la sua legittimità democratica.

Questa riforma non è soltanto una modifica procedurale, ma riflette una più ampia discussione sulla necessità di modernizzare il sistema elettorale regionale, rendendolo più inclusivo e rappresentativo della complessità sociale.
L’introduzione del voto di genere rappresenta un esperimento interessante, potenzialmente in grado di influenzare la composizione del Consiglio Regionale e, di conseguenza, le dinamiche decisionali che lo caratterizzano.
Sarà quindi fondamentale monitorare gli effetti concreti di questa innovazione nel corso delle elezioni del 28 settembre e negli anni successivi.

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