giovedì, 17 Luglio 2025
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Nuovi Alpini all’Aquila: Rito di Passaggio tra Storia e Tradizione

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Il 5 luglio, Piazza Duomo all’Aquila si trasformerà in un palcoscenico di celebrazione e tradizione, ospitando una cerimonia solenne che segnerà l’ingresso formale di 130 giovani soldati nell’universo alpino. Questi militari, provenienti da ogni angolo d’Italia e impegnati in un intenso percorso formativo di undici settimane presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta, riceveranno il distintivo cappello alpino, simbolo tangibile di un’identità radicata nella storia e nei valori di resilienza, solidarietà e legame con la montagna.La consegna del cappello, un manufatto la cui forma attuale affonda le sue origini in un passato pre-bellico, sarà compiuta da alpini in congedo, testimoni viventi di un’eredità di coraggio e sacrificio. La cerimonia, promossa con il patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia e Comune dell’Aquila, rappresenta non solo un rito di passaggio per i giovani militari, ma anche un momento di riconnessione tra generazioni e una celebrazione del patrimonio culturale alpino.Il programma, presentato oggi a Palazzo Margherita, si articola in una settimana di eventi dedicati alla montagna e al mondo alpino. Già dal 1° luglio, il Centro Addestramento Alpino, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini (ANA) e il 9° Reggimento della Brigata alpina Taurinense, offrirà al pubblico incontri e approfondimenti. Il 1° luglio, i neo-alpini avranno l’opportunità di interagire con la vasta comunità abruzzese dell’ANA, composta da diecimila soci, presso l’auditorium progettato da Renzo Piano. I giorni successivi vedranno il centro storico dell’Aquila animarsi con “Incroci di Montagna”, incontri stimolanti con due rappresentanti della Sezione Militare di Alta Montagna, che condivideranno esperienze e racconti.Parallelamente agli eventi pubblici, i giovani militari completeranno la fase conclusiva del loro addestramento, culminando con l’ascensione al Gran Sasso il 2 luglio e una suggestiva marcia lungo il sentiero dedicato a San Gabriele il giorno successivo. La sera del 4 luglio, la Fanfara della Brigata alpina Taurinense offrirà un concerto emozionante in Piazza Duomo, suggellando un evento ricco di significato.”Accogliere questi militari, le loro famiglie e l’intera comunità alpina è un onore,” ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi, sottolineando il profondo legame tra l’Aquila e l’Abruzzo con la tradizione alpina. L’Abruzzo, con la presenza del 9° reggimento e l’imponente Sezione ANA, offre un contesto particolarmente significativo per questa cerimonia, un vero e proprio crogiolo di valori e tradizioni che si intrecciano con la storia italiana e con l’identità dell’Aquila, città simbolo di resilienza e rinascita.Il capitano Alessandro Marino, comandante della 43a compagnia del battaglione Aosta, ha illustrato il percorso di formazione che ha portato i 130 aspiranti alpini dal centro di addestramento di Aosta fino all’Aquila e al Gran Sasso. Un percorso intenso e completo, che ha incluso sei settimane di formazione da fuciliere, tre settimane dedicate alla padronanza di sci o alpinismo e due settimane di specializzazione nel combattimento in montagna. Il corso “Solarolo III”, così denominato in onore della montagna dove il battaglione si distinse nella Prima Guerra Mondiale, ha forgiato un gruppo di soldati pronti a onorare la tradizione alpina con impegno e dedizione.

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