Il Palazzo Roncas di Aosta, recentemente restituito al suo antico splendore grazie a un accurato intervento di restauro, si appresta a divenire fulcro di interesse nella tredicesima edizione di “Plaisirs de culture en Vallée d’Aoste”.
Quest’evento, partecipe delle Giornate Europee del Patrimonio, rappresenta un’occasione privilegiata per approfondire la ricchezza storica e artistica della regione, spalancando le porte a un percorso di scoperta che si dipana dal 20 al 28 settembre.
L’inaugurazione ufficiale, fissata per venerdì 19 settembre, sarà segnata dallo spettacolo “Omnia cum lumine.
Vita e imprese del barone Roncas”, un omaggio vibrante al palazzo stesso e alla figura poliedrica del suo proprietario, Pierre-Léonard Roncas.
Il barone, illuminista e fervente sostenitore delle arti e delle scienze, incarnò un’epoca di fervore culturale e di ambizioni illuministiche, lasciando un’eredità significativa nel panorama valdostano.
Le visite teatralizzate, previste dalle 17 alle 20.30, permetteranno di immergersi nella vita e nelle attività del barone, attraverso interpretazioni e ricostruzioni che daranno voce alle storie e alle passioni di un uomo che ha plasmato il destino del palazzo e, in certa misura, quello della comunità.
La suggestiva proiezione di luci, dalle 21 alle 23, concluderà la giornata inaugurale, proiettando il palazzo in un contesto magico e sottolineando la sua rilevanza come simbolo della storia valdostana.
Ma “Plaisirs de culture en Vallée d’Aoste” non si limita al solo Palazzo Roncas.
L’iniziativa abbraccia un ventaglio di siti di inestimabile valore storico-artistico, offrendo un’ampia gamma di esperienze culturali.
Tra questi, spicca il Castello di Issogne, un gioiello architettonico che custodisce segreti e testimonianze di un passato nobile.
Per la prima volta, a partire da sabato 20 settembre, sarà accessibile al pubblico la Sacrestia della Cappella, un ambiente di particolare rilevanza che ospiterà la mostra “Incantevoli immagini dagli altari di Georges de Challant”.
La mostra offrirà un’occasione unica per ammirare opere d’arte sacra, frutto del talento di Georges de Challant, artista valdostano del XVI secolo, e per riflettere sul significato profondo dell’arte religiosa nel contesto storico e culturale dell’epoca.
L’apertura straordinaria della sacrestia, un ambiente solitamente inaccessibile, rappresenta un’opportunità irripetibile per i visitatori desiderosi di scoprire un aspetto ancora più intimo e prezioso del patrimonio artistico valdostano.
L’intera rassegna si configura quindi come un viaggio emozionante alla scoperta delle radici culturali e artistiche della Valle d’Aosta, invitando a riscoprire la bellezza e il significato del suo patrimonio.