venerdì 12 Settembre 2025
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Aosta

Parco fluviale Dora Baltea: scontro con un progetto idroelettrico

L’imminente presentazione, congiunta di Legambiente e del gruppo Dora Baltea Viva alla Regione Valle d’Aosta, segna un punto di svolta nella gestione e pianificazione del territorio montano.
L’iniziativa mira alla creazione di un parco fluviale della Dora Baltea, un’estensione significativa della riserva regionale Marais di Morgex, in risposta a un progetto controverso di sfruttamento idroelettrico che ne minaccerebbe l’integrità.
La proposta nasce come reazione diretta alla presentazione, da parte di Cva, di un piano per la costruzione di un impianto idroelettrico lungo un tratto cruciale della Dora Baltea, compreso tra Pré-Saint-Didier e Morgex.

Legambiente e Dora Baltea Viva contestano fermamente l’intervento, sollevando preoccupazioni di vasta portata che trascendono la semplice salvaguardia di una risorsa naturale.
La costruzione dell’impianto, secondo i detrattori, non solo comprometterebbe l’ecosistema delicato della riserva Marais, caratterizzato da una flora e fauna uniche, ma ne pregiudicherebbe anche la capacità di sostenere attività ricreative e sportive legate al fiume, quali il rafting e il kayak, elementi sempre più rilevanti per l’economia turistica locale.
La riduzione del flusso d’acqua, conseguenza inevitabile dell’intervento idroelettrico, andrebbe a incidere sulla vitalità stessa del fiume e sulla sua capacità di supportare la biodiversità.

L’ambizione del parco fluviale va ben oltre una mera opposizione a un progetto specifico.
Rappresenta una visione di sviluppo territoriale sostenibile, che integra la tutela ambientale con la promozione di un turismo responsabile e di qualità.

Il gruppo Dora Baltea Viva, fin dalla sua nascita, si è battuto per la conservazione e la valorizzazione del fiume, proponendo un approccio che privilegia la fruizione consapevole e la riscoperta del patrimonio naturale.
Emanuele Bernasconi, esponente di Dora Baltea Viva, sottolinea con forza come la valorizzazione del fiume debba estendersi al di là delle attività adrenaliniche, abbracciando una visione più ampia che ne esalti le potenzialità a livello turistico-culturale.
Un territorio con limitate esperienze e offerta, inevitabilmente, perde attrattiva rispetto ad altri.
La realizzazione di aree attrezzate lungo il corso d’acqua, gestite in modo efficiente e sostenibile, potrebbe creare nuove opportunità di lavoro, incentivare l’indotto turistico e rafforzare l’identità locale, trasformando il fiume in un elemento di coesione sociale e di motore economico.
La creazione del parco fluviale, dunque, si configura come un investimento a lungo termine per la Valle d’Aosta, un’occasione per ridefinire il rapporto tra uomo e ambiente, promuovendo un modello di sviluppo che coniughi la protezione del patrimonio naturale con il benessere della comunità.

La proposta, che sarà presentata alla Regione, mira a stimolare un dibattito pubblico ampio e costruttivo, volto a trovare soluzioni innovative e condivise per la gestione sostenibile della Dora Baltea.

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