La resilienza e la comunità si intrecciano in una storia di rinascita nel cuore della Valle d’Aosta. Marco Nicoletti e Matteo Thiébat, due esperti meccanici ciclisti, si sono trovati improvvisamente senza impiego a seguito della chiusura inattesa di un centro bici aosta. La perdita del lavoro, un evento traumatico che avrebbe potuto significare la fine di una carriera basata sulla passione e sulla competenza, si è trasformato in un’opportunità grazie a un’iniziativa coraggiosa e al sostegno inaspettato della comunità locale.La loro vicenda, narrata anche sulle pagine de *La Stampa*, incarna un modello di imprenditorialità alternativa e di solidarietà attiva. Privi di risorse immediate, i due meccanici hanno fatto appello alla generosità pubblica attraverso una campagna di crowdfunding online, con l’obiettivo di raccogliere 15.000 euro necessari per avviare una nuova attività in proprio. La risposta è stata eccezionale: il supporto ha superato le aspettative, raggiungendo un ammontare superiore ai 19.000 euro grazie a 306 donatori, un microcosmo di persone che hanno contribuito con somme variabili, da pochi euro fino a generose donazioni di 300 euro.Il messaggio lanciato da Nicoletti sulla piattaforma GoFundMe.com era semplice ma toccante: 26 anni dedicati con amore e dedizione alla meccanica ciclistica, un mestiere che rappresenta una vera e propria vocazione. La perdita del lavoro, causata da scelte estranee alla sua volontà, rischiava di abbandonare a sé stessi centinaia di clienti affezionati, persone che avevano riposto fiducia nella sua professionalità e nel suo impegno.L’apertura dell’officina “Ciclomeccanica” a Pollein, alle porte di Aosta, ha segnato una nuova fase. Il bilancio dei primi giorni è stato accolto con entusiasmo. Se non c’era una vera e propria “coda” all’ingresso, l’interesse dimostrato dalla comunità è stato palpabile. Numerosi clienti, molti dei quali già fedeli, si sono presentati per conoscere la nuova realtà, testimoniando un forte legame emotivo e professionale.Questa vicenda non è solo la storia di due meccanici che ripartono da zero. È la dimostrazione di come la crisi possa innescare processi di innovazione e di collaborazione, e come la fiducia reciproca possa superare gli ostacoli economici e sociali. Il crowdfunding, in questo caso, ha agito come un catalizzatore di solidarietà, permettendo a due professionisti di preservare il loro sapere e di continuare a servire la loro comunità, incarnando un esempio virtuoso di imprenditorialità sociale e di resilienza. La storia di Marco Nicoletti e Matteo Thiébat è un inno alla passione, al lavoro ben fatto e al potere della comunità.
Rinascita in Valle d’Aosta: la resilienza e la comunità al lavoro.
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